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Sassuolomania: dal primo posto all'ultimo in quattro minuti. E adesso arriva l'Atalanta
E dire che il Sassuolo, in vantaggio di due gol (Defrel e Pellegrini) fino all'86', ce l'aveva quasi fatta. Ancora costretto a schierare il 3-5-2, stavolta addirittura con Gazzola e Peluso riadattati centrali laterali, Di Francesco ha dovuto far partire Ragusa da mezzala, un esterno d'attacco, a causa dell'infortunio recente di Mazzitelli. Ne è venuto fuori un pareggio che fa male, sorprendentemente amaro, un scivolo verso la depressione, sia per quanto concerne il morale sia per la classifica del Girone F. Ora Genk e Athletic Bilbao sono a 6 punti, il Rapid è a 5 come il Sassuolo, ma con un piccolo vantaggio. Dunque improvvisamente ultimo, da primo che poteva essere portando a casa la partita ieri sera.
Senza strafare, la vittoria era già in pugno: il solito Defrel aveva segnato la sua quarta rete in Coppa (che aggiunta alle cinque in campionato fanno 9: è proprio esploso, il ragazzo!) spezzando il ritmo monotono di una partita giocata sottoritmo da entrambe le squadre, una partita incolore e pronta a tingersi di rosa fin troppo facilmente dopo il gol di Pellegrini su punizione (deviazione involontaria di Ragusa). Nel finale invece, Jelic (86') e Kvilitaia (90'), subentrati dalla panchina, l'hanno buttata dentro in qualche modo, tutti e due in tap-in, a pochi passi dalla porta di Consigli. Del rigore non concesso al Sassuolo sullo zero a zero (un fallo da dietro su Defrel, pronto a calciare in porta da distanza ravvicinata), ce ne saremmo volentieri dimenticati, e invece ci tocca di nuovo ricordarlo, giusto per farci del male.
Ma ora la situazione è questa, e bisogna prenderne atto senza patemi: al Sassuolo spetta la trasferta più difficile, quella di Bilbao (24 novembre), nella situazione più delicata, quindi arriverà il Genk al Mapei Stadium (8 dicembre), in un probabile scontro da dentro o fuori.
A complicare ulteriormente il momento no dei neroverdi, il brusco ritorno al campionato. Domenica a Reggio Emilia c'è l'Atalanta di Gasperini, una delle squadre più in forma della Serie A. Sesta in classifica a 19 punti, la Dea ha ritrovato il sorriso da un po' di tempo, dopo un bruttissimo avvio: nelle prime cinque partite aveva rimediato ben quattro sconfitte, vincendo soltanto col Torino (terza giornata).
La svolta però è arrivata nella sfida a bassa quota col Crotone (sesta giornata), vinta per 3 reti a 1, e da lì gli uomini di Gasperini hanno fatto solo risultati positivi battendo tra le altre pure il Napoli e l'Inter, e pareggiando a Firenze. Per dirne un'altra, l'ultima partita giocata in campionato dall'Atalanta è stato un successo rotondo (3-0) contro una squadra che aveva appena battuto il Milan, vale a dire il Genoa di Juric.
Dopo le difficoltà d'inizio anno, infatti Gasperini ha cominciato ad avere successo puntando sui giovani. Petagna il centravanti ex Milan classe 95 su tutti, e proprio a partire dalla svolta col Crotone, quando si decise a impiegarlo per la prima volta da titolare. Finora il bomber nel giro dell'U21 ha segnato 3 gol, uno di questi quello pesantissimo contro il Napoli. Eppure non è lui il capocannoniere della squadra, bensì il centrocampista Kessié, classe 96, autore di 4 gol nelle prime tre partite. Il suo talento, la sua fisicità davvero impressionante, almeno in Italia, interessa non a caso alla Juventus.
La sfida col Sassuolo non sarà forse giocata ad armi pari, viste le tante assenze in casa neroverde e la partita col Rapid (delusione compresa) da smaltire, tuttavia merita lo stesso i riflettori puntati per più di un motivo. Tanti giovani da una parte e dall'altra, quel Gomez che desiderò a lungo il Sassuolo questa estate, ma soprattutto Di Francesco vs Gasperini. Il tecnico neroverde con quale formazione affronterà il 3-4-2-1 su cui sembra essersi assestato il mister di Grugliasco nelle ultime giornate?