Calciomercato.com

  • Getty Images
    Sassuolomania: cose strane e cose belle che possono capitare contro la Juventus

    Sassuolomania: cose strane e cose belle che possono capitare contro la Juventus

    • Luca Bedogni
    Da una partita così farraginosa come Sassuolo-Juventus (1-0) vien difficile estrapolare un singolo argomento e portarlo avanti per un po’, con un minimo di senso. È meglio pizzicare qua e là motivi e motivetti, benché sconnessi tra loro, in modo da creare una sorta di corrispondenza fra le sensazioni provate e il concreto andamento dei fatti. Cose strane e cose belle, dunque. Partiamo da quest’ultime.

    Sassuolo-Juventus è stata un po’ il contrario di Verona-Sassuolo, non credo tanto alla ricostruzione a posteriori di Dionisi basata su quel “tutto torna”, come se ci fosse continuità tra i due finali di partita. Penso invece che Verona abbia insegnato una lezione ai neroverdi, e qui sì che mi riaggancio alla contentezza del mister nel vedere che Consigli, con quel volo sul colpo di testa di Rabiot, è stato protagonista contro i bianconeri. Personalmente non ho mai messo in discussione il portiere del Sassuolo. Nondimeno in settimana avevo evidenziato la gravità dell’errore, senza scivolare per questo (figuriamoci) nell’offesa personale, ma neanche senza adagiarmi sulla retorica del ‘succede’. Al 95esimo quelle sono cose che non possono succedere a un portiere, e Consigli lo sa bene. Perché non si è trattato di un liscio… In quel caso sì che avrei detto “succede”.  

    Insomma quella sufficienza e presunzione là, se al Mapei Stadium si è rivista, si è rivista solo dalla parte bianconera. Allegri che pensava di poter non giocare per 60 minuti… e poi inserire le stelle e quindi vincere perché “certe gare vanno vinte, non giocate…” No! Col Sassuolo la Juve non può più pensare di vincere in automatico. È la stoltezza della presunzione che parla in questo caso. È una visione anacronistica del calcio, quella secondo cui la Juve si presenta in pantofole a Reggio Emilia e pretende di vincere con il test del DNA. Il Sassuolo se ne sbatte altamente. Se la gioca, e magari accorcia pure di tre punti, il tutto -sottolineo per gli scansuocomplottisti- senza quel ‘furbastro’ Berardi. 

    Ma una parolina anche sul penoso errore finale dell’arbitro, non la diciamo? O togliamo anche noi dagli highlights quello che è successo prima del triplice fischio? Rapuano che, pur non avendo ammonito nessuno fino al 95esimo, si precipita a ‘giallare’ Chiesa per un fallo a centrocampo che interrompe il terzo contropiede clamoroso, e con esso una chiarissima occasione da gol per il Sassuolo. Non possono succedere nemmeno questi errori, no. Ugualmente tendenzioso sarebbe, far passare questo errore come una svista, una cosa che capita agli arbitri. Mi viene da ridere a ripescare certi giudizi sull’operato di Rapuano, come quello di Massimiliano Saccani alla Domenica Sportiva… Sentite qua se non c’è da sbellicarsi: “Al netto di questo episodio per me ha diretto molto bene”. 

    Altre Notizie