Sassuolomania: cosa comporta Locatelli
Il classe '98 del Milan è infatti un buon regista e al contempo un mediano, bravo in interdizione. Quest'anno però, dopo un 2016/2017 esaltante (addirittura 2 gol, uno contro il Sassuolo, l'altro contro la Juve), con l'arrivo di Biglia e la ripresa di Montolivo, si è un po' perso. Da Gattuso in poi ha giocato titolare soltanto tre volte (Bologna, Hellas Verona e Fiorentina). Predilige le zone centrali del campo, la fase di impostazione. La terra del capitano e dell'arrembante Sensi (spesso infortunato ahimè..). Dunque? Tre uomini per un solo ruolo? Non dimentichiamo che il passaggio al 4-2-3-1 contempla un cambio decisivo in mediana, dove la regia viene alternata e condivisa, e sparisce di fatto il vertice basso. De Zerbi sta cercando di creare delle coppie per i due posti a disposizione o piuttosto vedremo qualcuno preparare le valigie? La questione è aperta e il Frosinone sonda per il piccoletto ex Cesena. Al momento Mazzitelli (una mezzala) se n'è già andato al Genoa, e anche Duncan vorrebbe andarsene. Restano altre tre mezzali: Cassata, Missiroli e Djuricic, alle quali possiamo aggiungere lo stesso Sensi. Magnanelli è l'unico che non può fare due ruoli. Sensi e Missiroli invece sì, così come Djuricic che può essere schierato anche da esterno in un 4-4-2/4-2-3-1. L'oscillazione 4-3-3/4-2-3-1 impone una rosa con giocatori duttili dalla mediana in su, capaci eventualmente di aggiustare la posizione a partita in corso. Certo è che affidare un ruolo così delicato a un ventenne suscita sempre delle perplessità, anche quando il ventenne è un profilo del calibro di Locatelli.
La spesa oltretutto non sarebbe indifferente, stando alle cifre indicative riportate dal collega Daniele Longo: circa 11/12 milioni + bonus. Il sì del giocatore c'è già, ma è stallo tra i due club, un po' per il nodo recompra (il Milan vuole mantenere il controllo sul giocatore, il Sassuolo vorrebbe invece acquistarlo), un po' per la situazione delicata che sta attraversando la società rossonera questa estate. Quel che è certo è che sarebbe un altro colpo importante, ancora una volta ambizioso e rischioso al tempo stesso.