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    Sassuolomania: contro il Cesena troppa sufficienza

    Sassuolomania: contro il Cesena troppa sufficienza

    • Luca Bedogni
    I casi sono due: o della Coppa Italia non fregava niente a nessuno o la sconfitta col Cesena di ieri è stata l'ennesima stecca di una stagione storta. Dopo il risveglio in campionato prima contro il Torino (un pareggio che ha dato forza), poi contro il Palermo (una bella vittoria), il Sassuolo ha deluso clamorosamente in Coppa, entrato direttamente agli ottavi.

    Ha perso 1-2, in casa, contro la quintultima di Serie B. Almeno l'anno scorso era stato il Cagliari, una squadra che sarebbe presto salita nella massima serie e vi avrebbe anche ben figurato. Il Cesena visto ieri al Mapei Stadium, invece, per quanto sia bugiarda la posizione che ricopre in campionato, era poca cosa al cospetto dei neroverdi. Eppure, dopo un primo tempo difficoltoso, è riuscito a spuntarla nella ripresa, nel finale, anche grazie all'innesto dei tre cambi Cocco, Garritano e Schiavone. Al contrario delle sostituzioni del Sassuolo, questi tre hanno spostato gli equilibri di una partita che sembrava già vinta dopo soli 4', quando Pellegrini, al suo rientro, portava in vantaggio i neroverdi.

    Il Sassuolo ha alternato sprazzi di aggressività a mollezze tipiche di una squadra di Serie A che snobba l'avversario cadetto. Duncan, in questo, è stato esemplare: quando voleva, non ce n'era per nessuno, poi però si compiaceva e perdeva il pallone. Per tutto l'arco della partita, comunque, nessuno avrebbe scommesso sul pareggio del Cesena, tanta era la differenza manifesta. L'inimmaginabile però è accaduto in tre, quattro minuti. Un rigore un po' dubbio regala il pareggio agli ospiti, all' 81', poi il gol dell'ex, Laribi, dopo soli due minuti. La mezzala bianconera, completamente libera, raccoglie in area di piatto un cross rasoterra di Balzano, disceso sulla destra. Un gol alla Laribi; lo conosciamo bene, il ragazzo. Abile nell'inserimento, dotato di ottima tecnica, è arrivato nel momento giusto al posto giusto, dopo una partita non certo esaltante. Eppure ha messo in ginocchio la sua ex squadra, che nel finale non è riuscita a pareggiare il conto, nonostante i tentativi disperati e frustranti.

    Di Francesco ha chiamato i suoi giocatori "polli", e in effetti non si potrebbe trovare termine più calzante. Nessuna prestazione sopra le righe da segnalare, tante, invece, le occasioni sprecate, troppa, la sufficienza. La classica sconfitta su cui riflettere, insomma, e che forse farà addirittura bene a un Sassuolo che si appresta ad incontrare in trasferta il Pescara (match importantissimo), prima della sfida casalinga contro la Juventus. 

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