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    Sassuolomania: che boccata d'ossigeno...

    Sassuolomania: che boccata d'ossigeno...

    • Andrea Melli

    Una vera boccata d’ossigeno. Meglio non poteva chiedere il Sassuolo alla trasferta del ‘Ferraris’. In n colpo solo primo successo esterno, la prima volta in A nella quale segna quattro reti e la prima tripletta in massima serie di quel fenomeno che si chiama Domenico Berardi. Insomma, la giornata delle prime volte dentro ad una gara che i neroverdi avevano prima stravinto e poi rischiato di gettare alle ortiche con dieci minuti di pura follia.

    Salvata quindi la panchina di Eusebio Di Francesco, che tra le altre cose ha dimostrato di avere ampiamente in mano le redini della squadra, e con Roma nel mirino per quella che per il tecnico pescarese rappresenta un ritorno dopo i quattro anni (dal 1997 al 2001, con la conquista del tricolore nel 2001 sotto la gestione di Fabio Capello) vissuti in giallorosso da calciatore, il Sassuolo non ha più il fiato così corto. Merito di un atteggiamento cambiato nell’ultimo periodo. Messo da parte il fioretto, si va di sciabola. Prima la concretezza, e poi eventualmente lo spettacolo.

    Grazie anche al nuovo volto dato da Di Francesco. Alla faccia, di chi lo dava già per spacciato le sue risposte sono arrivate. Le lacune tecniche sono evidente, le difficoltà nel calarsi in palcoscenici completamente nuovi anche, ma in fondo valori ve ne sono. Non si spiegherebbero altrimenti i novi punti racimolati nelle ultime sei uscite, e con un pizzico maggiore di attenzione e qualche episodio a favore sarebbero potuti essere ben di più.
     


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