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    Sassuolomania: alla caccia del primo successo

    Sassuolomania: alla caccia del primo successo

    • Andrea Melli
    Va bene chiudere la porta a doppia mandata, va bene centrare due risultati tutili consecutivi e va benissimo anche non incassare reti. Ma se a discapito del Sassuolo se volete anche spumeggiante ed in grado di dare la sensazione di poter segnare da un momento all'altro, deve nascere un Sassuolo troppo operaio, allora no.

    Nessuno dice che devono arrivare imbarcate di gol come nel caso del'umiliazione partita a Milano contro l'Inter, o che la filosofia deve essere quella estrema di Zdenek Zeman, ma snaturare quella che è stata la mentalità non pare certo la miglior strada per giungere al traguardo della salvezza.

    Tra Sampdoria e Fiorentina, i neroverdi hanno creato davvero pochissimo. E se con la Doria una conclusione nello specchio della porta avversaria era arrivata, a Firenze nemmeno l'ombra. Tutti dietro, a portare a casa un punto prezioso. Eppure difendendosi a basta si va molto poco lontano.

    Sperando che le voci non condizionino Eusebio Di Francesco, e conoscendolo non dovrebbe accadere, il Sassuolo deve riprendere il filo conduttore con un gioco che da anni lo contraddistingue. Anche perché soltanto tramite si può arrivare alla prima vittoria stagionale.
     

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