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    Sassuolomania: a little Verratti. Il Boa e Mancini lanciano Sensi, sarà il vice-Biglia?

    Sassuolomania: a little Verratti. Il Boa e Mancini lanciano Sensi, sarà il vice-Biglia?

    • Luca Bedogni
    E' stato indubbiamente il weekend di Stefano Sensi. Non tanto per la prestazione di ieri contro la Lazio (1-1), comunque positiva e da titolare, quanto piuttosto per le belle parole spese da Boateng sul suo conto, intervistato da ESPN, e soprattutto per la prima convocazione in Nazionale maggiore. Mancini, a differenza di Ventura, lo vuol vedere da vicino. Nel frattempo, per non farsi mancare nulla, proprio in questi giorni è circolata pure la notizia di una possibile offerta a Inter e Milan da parte del suo agente Giuseppe Riso. I procuratori, si sa, cavalcano onde e ondine. 

    Ad attirare l'attenzione mediatica sul genietto urbinate è bastata la dichiarazione d'amore urbi et orbi di Boateng. Significativo che fra i molti neroverdi di talento, Kevin-Prince abbia perso la testa proprio per Stefano Sensi, tanto da arrivare a confessare ai microfoni di ESPN: "Per me è un giocatore incredibile considerando quanto è giovane.. è un piccolo Verratti". Ma fin qui niente di nuovo, dato che Stefano era già stato accostato al talento del PSG ai tempi di Cesena, quando giocava ancora da regista, accanto a Kessié, e quando all'accostamento azzardato rispondeva umile: "Con Verratti ho in comune solo la statura". Il punto è che Boateng non si è limitato a fare paragoni più o meno noti, è entrato nel merito: "Se riuscirà a trovare continuità, potrà giocare tranquillamente in una grande squadra in Europa. Ha tutte le qualità: è aggressivo, ha numeri e visione di gioco, passaggio e controllo perfetto. E' un giocatore che mi ha sorpreso molto onestamente". 

    Ora, non saranno state certo queste parole a convincere Mancini. Il c.t. lo ha convocato tra i 27 che disputeranno sabato e martedì 20 novembre i prossimi due impegni della Nazionale (Portogallo e Stati Uniti), perché le caratteristiche di Sensi ben si sposano al nuovo progetto azzurro. Un calcio di palleggio, che guarda con ammirazione al modello spagnolo. Basterà ricordare a questo proposito che l'idolo vero di Sensi non è Verratti ma, per sua stessa ammissione, addirittura Xavi. E che De Zerbi naturalmente non nasconde le sue simpatie, per non dire la sua stretta adesione ai principi di gioco del Barcellona

    Va considerata poi l'evoluzione tattica del giocatore: da regista a mezzala del 4-3-3 con Di Francesco, da mezzala a sottopunta nel 3-4-2-1 di De Zerbi (che tuttavia lo impiega anche come interno sinistro nel 4-3-3). Questo argomento aggancia evidentemente il terzo tema esposto all'inizio: le voci sull'offerta a Milan e Inter per il mercato di gennaio. In particolare al Milan, visto il brutto infortunio capitato a Biglia. Ma la questione è proprio questa, che Sensi a Sassuolo è stato costruito più come mezzala di palleggio che come regista davanti alla difesa. Ed è proprio da mezzala che Sensi si è guadagnato la convocazione di Mancini (questo spiegherebbe anche l'acquisto di Locatelli a inizio stagione per la cabina di regia). In quel ruolo lì dove ora gioca Stefano, per intenderci, il Milan ha già Bonaventura o al limite Calhanoglu. Tecnicamente dunque l'offerta al Milan (Sensi per sostituire Biglia) potrebbe apparire come un cambio di rotta fin troppo brusco, se non una pericolosa possibilità d' involuzione. Molto meglio al momento pensarlo in Nazionale come vice-Verratti, little Verratti, accanto al play Jorginho.      

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