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Sassuolomania: a Bologna per vincere o si mette male. Occhio alla storia di Sansone..
La batosta presa contro la Samp in casa, prima della sosta, per dirla con Allegri è stata non un campanello ma un “campanaccio d’allarme”. Siamo ancora storditi, nonostante la pausa Nazionale e il primo gol di Sensi con gli azzurri. E visto com’è andato a finire il girone d’andata (il calo netto dei neroverdi), le preoccupazioni sono legittime. Le ultime tre partite del Sassuolo sono assai impegnative, cominciamo a ricordarlo da oggi: si andrà a Torino contro i granata (12/5), poi verrà la Roma al Mapei Stadium (19/5), infine trasferta a Bergamo (26/5). Tutte squadre che si stanno giocando qualcosa d’importante. Ecco perché bisogna tornare umili senza per questo mollare niente a livello di identità. Le due cose non sono inconciliabili, vanno legate, intrecciate, armonizzate. Umiltà e qualità, un binomio d’oro per terminare l’anno con onore.
Oltre alle squadre sopra elencate (in cauda venenum), il Sassuolo deve ancora affrontare due big, ovvero Lazio e Fiorentina, il derby col Parma, e altre quattro partite con le piccole (Bologna, Chievo, Udinese, Frosinone). Un percorso che ha varie insidie.
Meglio dunque cogliere tre punti il prima possibile, e magari contro una squadra che è lì che lotta, qual è appunto il Bologna. I felsinei sono a -8 dal Sassuolo, a 24 punti. Sono terzultimi e con un’altra vittoria rischierebbero di farsi sotto in maniera pericolosa. Vincendo, invece, i neroverdi si staccherebbero dalla zona retrocessione con un bel +11. Basta poco, ma quel poco non sarà affatto semplice domenica.
La squadra di Sinisa Mihajlovic ha raccolto in 7 partite 10 punti (3 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte). Prima della sosta ha steso il Cagliari in casa, dopodiché il Torino in trasferta. Viene dunque da due vittorie consecutive, ma più in generale è il trend che mette in allarme, sono le prestazioni ottime sia contro la Juve che contro la Roma (al di là delle sconfitte) a renderci inquieti. È un gruppo che, tra l’altro, ha battuto l’Inter a San Siro.
Si sono rinforzati a gennaio, e uno dei giocatori arrivati è un ex che qualcuno (ad esempio il sottoscritto) rimpiange ancora: Nicola Sansone. Cinque anni fa, con i suoi gol, salvò il Sassuolo e condannò il Bologna alla B. Ora, a maglie invertite, è chiamato a salvare i rossoblù. Una specie di contrappasso. Ma il Sassuolo non vince da troppo tempo, non può farsi intenerire da simili storielle. L'ultimo successo risale al 26 gennaio (3-0 in casa contro il Cagliari). Una roba assurda, aver vinto nel girone di ritorno soltanto una volta.