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    Sassuolo, Mulattieri è un caso: ipervalutato dall'Inter e dal mercato o svalutato da Dionisi?

    Sassuolo, Mulattieri è un caso: ipervalutato dall'Inter e dal mercato o svalutato da Dionisi?

    • Simone Gervasio
    Per le squadre che hanno un solo impegno – e che hanno anche iniziato il campionato con alti e bassi – l’arrivo della Coppa Italia è una boccata d’aria fresca. C’è chi la prende come un’opportunità per puntare ad arrivare più in fondo possibile ma anche chi la vede un po’ come una scocciatura. Come per i club, anche per i giocatori poco utilizzati la possibilità di vedere finalmente il campo è una ghiotta occasione. Le gare sono abbordabili, la pressione è minima e c’è la concreta opportunità di rilanciarsi. In questi sedicesimi di finale , questo discorso vale anche per Samuele Mulattieri, attaccante del Sassuolo, arrivato in estate dall’Inter, e finora utilizzato col contagocce. Il suo trasferimento ha portato un po' di sollievo nelle casse dei nerazzurri ma si è tramutato in un contributo pressoché nullo in campo per i neroverdi.

    REBUS - Al Mapei, l’ultimo in ordine cronologico a ricevere il “Manlio Scopigno e Felice Pulici”, premio riservato al miglior giocatore della serie B nella passata stagione, di fatti ancora non l’hanno visto. Arrivato a titolo definitivo per 6 milioni in un’operazione slegata da quella che ha fatto fare il percorso inverso a Davide Frattesi, l’attaccante non è mai stato titolare, ha raccolto solo 6 presenze e inoltre per soli 80’ complessivi, troppo poco per giudicarlo a questo livello. In compenso in Coppa Italia ha già fatto parlare di sé con una doppietta decisiva col Cosenza nei suoi soli 27’ in campo.

    CARRIERA - Mulattieri non è un giovane di belle speranze. È un classe 2000, arriva da una promozione in A col Frosinone di Grosso, in cui è stato titolare e trascinatore con 12 gol e 4 assist, nonostante diversi infortuni che gli hanno precluso un bottino ancora più ampio. Una situazione simile l’aveva vissuta al Crotone dove era partito forte con 6 gol in 8 gare prima di fermare la sua corsa per i problemi della squadra e i suoi acciacchi. Ma l’attaccante nel giro delle nazionali non è certo una one season wonder. Quando aveva 20 anni infatti l’Inter aveva scelto di mandarlo in Olanda, al Volendam, e lì era esploso con 18 gol stagionali sotto la guida di Wim Jonk. La stoffa insomma c’è sempre stata ma, mai come quest’anno, viene ignorata. 

    FIDUCIA - Mi sto trovando bene in questo campionato, il livello si è alzato ed oggi bisogna essere capaci a fare bene anche la fase offensiva e difensiva’, ha detto mentre riceveva il premio di cui sopra. Certo, sul suo poco utilizzo pesa molto la buona partenza del rivale per il posto da titolare, quel Andrea Pinamonti che ha segnato un po’ la strada che lo stesso Samuele vorrebbe percorrere. Dall’Inter alla provincia, alla ricerca dei gol. L’ex Empoli quest’anno pare aver trovato la via: è partito con 5 gol tra Serie A e Coppa Italia, lo stesso bottino fatto registrare nell’intera passata stagione. Le sue prestazioni però sono altalenanti e, ultimamente tendenti al negativo, per di più, quando non segna, Pinamonti riesce ad influire poco nel gioco dei neroverdi. È qui che tocca a Dionisi scegliere se concedere più fiducia a Mulattieri o affidarsi all'esperienza. Spesso la punta viene scavalcata anche da Defrel e da Alvarez, ora ai box. Non c’è dubbio che il tema sia sentito in seno alla squadra della famiglia Squinzi, così virtuosa e attenta a valorizzare i propri patrimoni. Mulattieri lo è e, per non svalutarlo, deve dimostrarlo in campo. Per uno spezzino come lui, l’occasione potrebbe arrivare proprio con lo Spezia nei sedicesimi di finale di Coppa. Un trampolino per ripartire e rilanciarsi.

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