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    Sassuolo, Dionisi: 'Parole di Pinamonti strumentalizzate. Europa? Ancora non ci siamo'

    Sassuolo, Dionisi: 'Parole di Pinamonti strumentalizzate. Europa? Ancora non ci siamo'

    Il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Verona: 

    "Prima di tutto non perdere le motivazioni perché sono tanto, sono forse il motore dei risultati di qualsiasi squadra. Sappiamo che non è facile e sarebbe un peccato non dare continuità. Per certi aspetti il difficile arriva adesso, dobbiamo raschiare nel badile delle motivazioni per rimanere attaccato al carro delle squadre che sono davanti a noi. Non sarà semplice ma vogliamo ottenere più punti possibili, domani sicuramente ci aspetta una partita difficile".

    VERONA - "La cosa che mi è piaciuta di più della partita precedente, con le due squadre che hanno un'idea simile, che la squadra ha raggiunto più consapevolezze contro un'idea diversa dalla nostra, difficile da giocarci contro. Poi c'è il Verona, che è una squadra diversa in casa, fanno due campionati diversi in casa e fuori, hanno fatto 14 punti su 19 in casa, la dice lunga sul valore del Verona in casa, che è diverso dal Verona fuori casa. Dovremo essere molto prestativi, consapevoli e motivati".

    DUBBI - "I dubbi sono più per le motivazioni, non escludo di cambiare qualcosa se qualcuno non dimostra anche oggi di voler giocare. Passa tanto da questo. Affrontiamo una squadra che ovviamente giocherà alla morte, in casa ad oggi hanno fatto l'80% dei punti, hanno un obiettivo importante e sarà una gara importante per loro, se anche per noi non lo sarà non escludo di cambiare e anche tanto se non vedo la determinazione e la volontà che voglio vedere".

    FORMAZIONE - "Non vuol dire che quello che ho detto mi porterà a cambiare tanto. Ho dei dubbi su quanto saremo motivati e lo voglio vedere oggi in allenamento perché la partita di domani per me vale tanto, lo dobbiamo mettere in campo ma in tutti gli allenamenti. Se vedrò le stesse cose che ho visto nella preparazione delle gare precedenti andrà da sé che ci sarà continuità nella formazione, se oggi non noterò quelle cose, non escludo di cambiare anche molti giocatori".

    EUROPA - "Io ho parlato di mantenere o migliorare la classifica, non ho mai parlato d'Europa da quando sono qui perché credo che non sia alla nostra portata ad ora. Poi dobbiamo credere che possiamo scalare delle posizioni, ma un passo alla volta, come abbiamo fatto a gennaio dopo 3 sconfitte consecutive e ora sarebbe un peccato non avere lo stesso atteggiamento. Il campionato è ancora lungo per quanto ci riguarda, sono in ballo 30 punti, sono tantissimi, forse è cosa per pochi o per nessuno 30 punti. Ora non conta la Juve, c'è il Verona che vuole ottenere i 3 punti in palio a tutti i costi, solo una squadra su 6 nel girone di ritorno ha vinto lì e dovremo essere perfetti".

    FUTURO - "Preferisco parlare del Verona adesso ed è giusto che chiediate alla società, l'allenatore pensa al presente. Poi al futuro ci si può pensare ma i primi a doverne parlare credo debbano essere i dirigenti".

    PINAMONTI - "Le parole di Andrea sono state strumentalizzate, non ha detto quello che è uscito, il titolo è sempre diverso dalle parole, le sue parole non erano critiche verso le scelte. Parlare della Nazionale è precoce, deve dimostrare di essere il centravanti del Sassuolo, guadagnarsi questi meriti. Sta facendo discretamente, può fa meglio, ma anche la squadra sta crescendo. Dove può arrivare? Dipende da quanto ci mette di suo nel volersi migliorare. Deve fare molta strada ancora, è il secondo anno in Serie A 'da titolare', il primo lo ha fatto l'anno scorso in un sistema diverso e in una squadra diverso. Credo abbia margini importanti, se si convince lui, perché per me può fare decisamente meglio e se si confermerà e migliorerà è destinato ad altri palcoscenici, ad oggi deve sudarsi la maglia da titolare qui ogni settimana".

    ESTERNI - "Sarò contento di ritrovare Zaffaroni, pochi anni fa allenavamo entrambi in Serie D, poi in C, ritrovarlo sarà un piacere. Siamo colleghi da tempo delle categorie più basse e forse ci farà anche strano ritrovarci in Serie A. Per quanto riguarda l'atteggiamento nostro in funzione del sistema avversario dovremo essere ancora più prestativi che col Torino, in alcune scalate siamo stati meno bravi, sono molto più verticali di noi. Il Verona e anche il Torino, gioca su traiettorie verticali o cambi campo, dovremo essere bravi a chiudere le traiettorie interne ma allo stesso tempo coprire bene il campo per non farci trovare in inferiorità numerica, hanno le caratteristiche giuste per metterci in difficoltà".

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