Getty Images
Sassuolo, Dionisi: 'Frattesi non convocato. Futuro? Quando ci saranno novità, lo saprete' VIDEO
Come si affronta la Sampdoria?
"La prima insidia è la squadra avversaria che giocherà l'ultima in casa della stagione, in uno stadio caldo e vivo. È una squadra diversa in casa e fuori casa, come altre squadre. Sarà una partita non semplice se non la approcceremo bene, passa tanto dalle motivazioni. Siamo quasi alla fine, ancora non è finita, dobbiamo cercare di ottenere il massimo".
Quanto è difficile tenere alta la concentrazione adesso? "Abbiamo obiettivi. Le partite sono sempre meno e le possibilità sempre meno, poter raggiungere lo score dell'anno scorso è un obiettivo grande per noi. Inculcare questo tutte le volte non è semplice, ci stiamo allenando bene però, questo è quello che conta. Poi c'è la partita che deve dar valore all'ultima settimana".
La gara di andata può essere uno stimolo?
"Sì, pensare all'andata e anche alla partita dell'anno scorso a Genova, sono cose che dovrebbero dare più motivazioni. La gara di andata è stato un momento difficile. Il risultato sicuramente inaspettato, nato da episodi più che dalla prestazione, poi non abbiamo fatto una prestazione ottimale. Dovremo scendere in campo non dico pensando alla gara d'andata ma dovremmo avere il dente avvelenato anche per questo".
Infortunati?
"Ruan Tressoldi squalificato, Frattesi ha giocato tanto, stava un pochino meno bene in settimana e abbiamo ritenuto di non convocarlo per la partita di domani".
Sembrate un po' stanchini visti da fuori...
"Sì, sono d'accordo. I ragazzi hanno tirato tanto. Nel girone d'andata non siamo riusciti a essere quello che volevamo, nel ritorno ci siamo riusciti, abbiamo tirato tanto ma questa non può essere una giustificazione. Con il Monza fino al 60' si è vista solo una squadra, è anche vero che le gare non durano 60 minuti. I ragazzi hanno tirato tanto e questa cosa non ci fa rendere al 150% mentalmente fino alla fine della gara. Dovremo essere bravi, dovrò essere bravo cercando di dare spazio a chi ha più motivazioni, conta quello che faremo domani non quello che abbiamo fatto".
Quanto pesa a livello personale il fatto che domani sia l'ultima chiamata per i 50 punti?
"Ho parlato di quell'obiettivo. A fine girone d'andata mai avrei potuto dire quello ma visto il girone di ritorno mi sono sentito di dire questo. Per me è un grande obiettivo visto quello che abbiamo vissuto. Mancano due partite, l'unico modo per avvicinarci è vincere domani. Passerà da noi. Avremo una squadra che vorrà onorare il pubblico, l'ultima di campionato in casa, e non sarà facile. La Samp in casa vende cara la pelle, sarà difficile ma anche stimolante".
Il Sassuolo Primavera è ai playoff, traguardo storico raggiunto: qual è il suo commento? E poi Kevin Bruno sarà convocato?
"Il Sassuolo Primavera per la prima volta approda alle fasi finali che si giocheranno a Sassuolo e sono veramente contento per lo staff, per Bigica in primis, per Palmieri, faccio i complimenti a tutti i ragazzi. Non è un obiettivo da poco, speriamo possa essere la spinta per fare benissimo nella fase finale. Kevin sarà convocato, leggevo già ieri qualcosa quando realmente non lo sapevo neanch'io, vuol dire che ogni tanto anche in un ambiente così qualcosa esce e questo non mi piace, credo che se lo sia meritato sul campo come altri ragazzi. Questa è una spinta per tutti per far vedere che l'allenatore della prima squadra li guarda".
Prima della gara con il Monza il Sassuolo non perdeva in casa da febbraio. Fuori negli ultimi mesi ha fatto più fatica: ultima vittoria a marzo con la Roma, poi 4 sconfitte consecutive. Ha visto delle differenze d’atteggiamento della squadra tra casa e fuori?
"Sì, è insolito. Noi giochiamo in uno stadio di proprietà e siamo fortunati, al tempo stesso non abbiamo un pubblico nutrito perché siamo una piccola cittadina. Quest'anno siamo stati più prestativi in casa che fuori, per score non per prestazioni, perché l'ultima a San Siro con l'Inter è stata da voto alto come prestazione, poi nelle prestazioni ci sono gli episodi, gli avversari. L'ultima gara in trasferta vinta è quella con la Roma, non so quante ne abbia perse la Roma in casa. Quest'anno siamo stati più prestatiti in casa ma abbiamo fatto le prestazioni. Domani conta vincere".
Al Sassuolo mancano una 15ina di gol rispetto all’anno scorso. Premesso che un’annata è diversa dall’altra, la differenza sta tutta nel cambio di centravanti o c’è dell’altro?
"Domanda un po' provocatoria. Abbiamo cambiato sistema di gioco, interpreti che se sono andati via vuol dire che sono andati a star meglio, se sono arrivati vuol dire che arrivano da realtà con meno pressioni. Bisogna dare tempo. Ovvio che non c'è mai tempo, i paragoni sono dietro all'angolo. Si parlava dall'inizio dei giocatori importanti andati via, abbiamo acquisito giocatori bravi che hanno dimostrato qualcosa, altri che non lo hanno ancora fatto, ed è per questo che sono arrivati qua, in poco o tantissimo tempo dimostreranno il loro valore. Non è solo per il centravanti, anzi, credo sia un discorso più ampio ma credo che tutti se l'aspettavano uno score inferiore rispetto a un anno fa".
La difesa invece ha incassato 56 gol, 6 gol in meno rispetto a un anno fa, ma è la quartultima del campionato. Come giudica l’annata?
"Abbiamo preso 6 gol in meno e mancano 2 partite. In linea generale siamo migliorati come squadra e come singoli, soprattutto come squadra. In alcune gare abbiamo gettato il cappello in fase difensiva e questo non ci ha permesso di subire meno gol. Abbiamo 8 clean sheet, è un bel numero. Siamo cresciuti in fase difensiva come squadra e abbiamo dato continuità, poi in alcune partite siamo stati superficiali ma da questo punto di vista possiamo crescere, siamo migliorati ma possiamo crescere".
Le hanno venduto Scamacca, Raspadori e Traoré. Le faccio una provocazione: ma lei è disposto a rimanere a Sassuolo anche in caso di cessione di Frattesi e Berardi?
"Chi lavora nel Sassuolo sa quali sono gli obiettivi: mantenere la categoria, poi valorizzare il parco giocatori. Come? Con il gioco. Se con il gioco vengono esaltati i giocatori raggiungendo il primo obiettivo, è normale. È normale che ci siano delle richieste, è normale anche per me sapere che la società potrebbe cederli. Questo è uno stimolo in più che devono avere i ragazzi fermo restando che chi è qua si deve sentire un privilegiato. Chi accetta di allenare questa squadra deve accettare queste cose, bisogna essere consapevoli di questo perché dall'altra parte non mi sembra che si capisca in pieno questo ricambio, ma è normale che ci sia, non mi sembra che la società sia statica, se cede compra e così per me sarà sempre".
Sul rinnovo resta così abbottonato?
"Quando ci saranno novità concrete lo saprete. A piccoli passi stiamo andando avanti. Manca poco alla fine del campionato, aspettiamo la prossima settimana e vediamo".