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    Sassuolo, Di Francesco: 'Il mio futuro? Devo valutare. E anche Berardi...'

    Sassuolo, Di Francesco: 'Il mio futuro? Devo valutare. E anche Berardi...'

    L'allenatore del Sassuolo, Eusebio Di Francesco, ha parlato a Radio Uno del momento della sua squadra: "Classifica povera? Sicuramente sì, ma dobbiamo analizzare quello che è successo. Non siamo abituati all'Europa, poi abbiamo avuto anche 7-8 assenze importanti. Non ci possiamo permettere giocatori come Berardi per 4 mesi fuori, solo per fare un esempio. E' stata un'annata particolare. E' una società che deve crescere e che deve passare anche da questi errori. Io sto ritrovando dei giocatori che arrivano da infortuni importanti e che fanno la differenza. Ci vuole pazienza e tempo, ma non è stata una stagione difficile per me, solo particolare. I ragazzi stanno crescendo, non dimentichiamoci che sono andati via Vrsaljko e Sansone e che sono stati sostituiti da giovani di qualità". 

    SU BERARDI - "Berardi? Io l'ho cresciuto e so qual è il suo valore. Sono uscite voci sul suo infortunio e sulla sua professionalità, ma sono assurdità. E' un ragazzo eccezionale ed è un professionista di altissimo livello. Ha grande personalità e qualità, forse nessuno si è ancora reso conto di questo. E' importante però che non si confonda il Sassuolo con un top club italiano, abbiamo fatto cose straordinarie ma non è la stessa cosa. E' più facile che parta Berardi o Di Francesco? Sono tutte valutazioni da fare. Io qui sto benissimo. Dobbiamo crescere ancora tantissimo come società. Non so quale sarà il mio futuro, ma vi assicuro che Berardi è già due anni che sarebbe pronto a fare il salto di qualità, se è rimasto probabilmente lo ha fatto solo perché è molto legato a me e al Sassuolo. Adesso però dobbiamo solo pensare al Sassuolo e a recuperare i punti che abbiamo lasciato per strada". 

    SULL'EUROPA - "Cos'è successo in Europa? Se non si fa non si sbaglia. C'è stato un pizzico di sfortuna per quanto riguarda gli infortunati. Ci abbiamo provato e non ci siamo riusciti. Quando giochi tante partite ravvicinate senza poter alternare i giocatori a causa degli infortuni è tutto più difficile. Ritengo che tutti abbiano bisogno di un giusto turn over. Se non si cambia è difficile andare avanti, ma questo vale anche per le big. Ultime tre del torneo non all'altezza della Serie A? I risultati danno grande autostima. Ai miei ragazzi prima della sfida col Palermo avevo detto che vincere era fondamentale. Per dare continuità a un sistema di gioco servono dei risultati. Il Palermo oggi ha un allenatore, domani non si sa, quindi è difficile avere una continuità di risultati".

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