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Sassuolo, De Zerbi: 'Se ci sentiamo più bravi degli altri perdo la testa. Berardi e Caputo tornano, o dal 1' o...'
Cosa vi resta dell'ultima vittoria di Napoli? "Rimangono i punti, il fatto di aver giocato una grande partita. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un Napoli un po' stanco per l'impegno in Europa League, ma secondo me abbiamo fatto una grande partita, come la volevamo fare: rispettando il Napoli e rispettando noi stessi. Abbiamo sofferto su qualche pallone perso, ma nel complesso abbiamo disputato una grande gara. Ma questa è andata, ora dobbiamo pensare a quella di domani che è altrettanto difficile. Dobbiamo scendere in campo con la voglia di giocare bene, di vincere, di curare il dettaglio e senza nessuna forma di superficialità e pressapochismo".
Domani il Sassuolo affronterà l'Udinese, la prima gara del settimo turno di Serie A:"L'Udinese l'abbiamo sempre sofferta. E' una squadra che per forza di cose un po' la soffri, cerca di non giocare a viso aperto ma di sfruttare le sue qualità: si difende bassa e cerca di ripartire. E quando una squadra che vuol giocare trova una squadra con queste caratteristiche capita di soffrire. Noi però abbiamo ora un livello di conoscenza alto per capire le difficoltà di una gara come quella di domani, che non vuol dire vincere ma nemmeno farsi trovare impreparati. L'Udinese ancor più dello scorso anno ha calciatori di qualità, ha tutta gente molto forte davanti e di gamba. Non so che problemi possano avere e noi la partita di domani la consideriamo una gara di difficoltà altissima".
Sugli obiettivi:"Dobbiamo viverci il momento con felicità ed entusiasmo, non tralasciando niente nell'attenzione, non pensandoci più bravi di quelli che in realtà siamo. Se dovessimo sentirci più bravi perderei la testa. Al contempo, dobbiamo giocare con la gioia e la consapevolezza del fatto che tutto ciò che stiamo facendo ce lo stiamo conquistato, nessuno ci sta regalando nulla. Poi le partite ognuno può leggerle come vuole, ma noi abbiamo mantenuto la nostra identità fortissima anche a Napoli. Non bisogna pensare all'obiettivo finale, ma il percorso. Noi non abbiamo la spada di damocle che dobbiamo arrivare per forza in Europa League, per forza chissà dove. Noi dobbiamo godere del percorso. E probabilmente vederci così in alto in classifica è un bene non per la prima squadra del Sassuolo, ma per tutto il Sassuolo calcistico. Quello che abbiamo seminato e sudato in questi anni qualcosa ci sta portando, anche se ad oggi non è niente. Però la famosa crescita qualche effetto lo sta producendo".
Su Giorgio Squinzi: "Noi tutti cerchiamo di portare una identità che rispecchia quella della società. Io ripeto sempre le parole che mi disse il dottor Giorgio Squinzi, voleva una squadra che giocasse bene e questa è sempre stata anche la mia idea. La mia fortuna è quella di avere a disposizione una rosa forte e completa".
Sulla possibilità di giocare in più modi: "Giocavamo con la difesa a tre a Napoli solo quando avevamo la palla, in costruzione di gioco. In fase di non possesso ci difendevamo a quattro e negli ultimi dieci minuti a cinque. Vediamo nel corso dell'anno, io dico sempre che non c'è solo un tipo di calcio, ce ne sono tanti a seconda delle caratteristiche dei giocatori, della partita. Dobbiamo essere capaci e avere le conoscenze per giocare in tutti i modi.
Su Berardi e Caputo, che tornano a disposizione. "Berardi e Caputo sono della partita, poi vediamo che tipo di minutaggio possono avere, se partire dall'inizio o a gara in corso. Defrel e Boga hanno messo cinque giorni in più rispetto a Napoli e quindi anche loro possono essere utilizzabili dall'inizio, Traoré sta bene e a Napoli ha fatto bene. Io lo individuo come Locatelli uno-due anni fa, è pronto a diventare un calciatore completo sotto tutti i punti di vista. Toljan si sta riaggregando alla squadra, non so se è già pronto. Schiappacasse ha iniziato a lavorare con noi ed è un giocatore di qualità. Chiriches vedremo domattina, mentre Magnanelli è ancora fermo. Tutti gli altri - conclude De Zerbi - ci sono".