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Sassuolo, De Zerbi: 'Noi dopo le 7 migliori d'Italia, ma non è scontato. Boga fuori, Defrel sta meglio'
La società?
"Io credo che la nostra società, da quello che mi dimostra quotidianamente, è contenta e orgogliosa di quanto stiamo facendo e spero che siano orgogliosi anche i nostri giocatori perché io non mi accontento mai e chiedo sempre di più ma quando mi fermo e faccio un resoconto, cosa che bisogna fare alla fine, ma se guardiamo a quanto fatto e da dove siamo partiti 3 anni fa, dobbiamo essere contenti e orgogliosi. Spero che siano contenti e orgogliosi anche i tifosi, non è sempre tutto facile, anche arrivare e stabilizzarsi ottavi dietro alle grandi italiane".
Salvezza?
"Ne parliamo nella misura in cui abbiamo 19 punti dalla terzultima che si chiama Cagliari, squadra allenata da un grande allenatore e che ha grandi giocatori. Sino a quando non chiuderemo l'argomento a livello matematico dovremo avere sempre la spia accesa, che non vuol dire togliere l'ambizione di non guardare avanti. E' difficile scalzare chi è davanti a noi ma siccome ci sono ancora tante partite e siccome noi siamo in crescita, fisicamente, nei singoli e a livello collettivo, e l'ho detto dopo una sconfitta e non lo dico dopo una vittoria, l'ambizione di arrivare sopra c'è, rimane intatta. Di problemi ne abbiamo avuti ma se vado a vedere questi problemi li hanno tutti, per cui non ci lamentiamo, lavoriamo e cerchiamo di fare il massimo".
Il Bologna?
"Credo siano i nostri cugini. Sono squadra forte e giovane, hanno una modalità di gioco simile alla nostra, non entrano in campo per il pareggio o rubacchiare qualcosa, hanno un'identità chiara ed entrano per fare la partita. Io al primo anno con la squadra spesso ho preso come esempio il Bologna perché andava su ogni campo a cercare di vincere, questo gli ha dato vantaggi in questi anni e con loro è una partita sempre aperta. Il 4-3 dell'andata, ci è andata bene perché loro sul 3-1 potevano chiuderla. Abbiamo fatto sempre bene ma le partite sono state sempre in bilico e così penso sia la partita di domani".
Nella gara d'andata c'è stata una grande rimonta.
"Credo che quella sia stata la prima partita dove ha fatto effetto la variabile sangue e mi piacerebbe che questo diventasse una costante per 38 partite perché per qualche partita l'abbiamo avuto, Bologna, in casa con Parma e Genoa, un po' dappertutto, ma qualche volta c'è stato il blackout, quell'aspetto si può mantenere 38 gare su 38, magari il gioco, la brillantezza fisica, quella no, è difficile gestirla e mantenerla in un campionato intero, l'aspetto invece del sangue, di non accontentarsi, di farsi trovare sempre attenti, concentrati, con l'obiettivo chiaro in testa, si può arrivare a chiedere per 38 partite e 90 minuti a partita".
Formazione?
"Qualche dubbio ce l'ho, però la partita è domani sera, c'è ancora un po' di tempo. Bourabia è sempre fuori, Chiriches non so se ce la facciamo a recuperarlo, Defrel sta meglio, Boga è ancora fuori, gli altri sono tutti utilizzabili".