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Sassuolo, De Zerbi: 'Foggia? Tirato in mezzo, non c'entro niente'
SUL FOGGIA - "Uscirà un comunicato attraverso il mio avvocato. Io tengo molto al cognome che porto, per rispetto alla mia famiglia e alla società per cui lavoro. Già una volta mi hanno messo in mezzo e ne uscito senza patteggiare, prima con una squalifica di tre mesi e poi con un proscioglimento totale. Anche questa volta ho la coscienza pulita, ma non mi basta, non mi piace finire in un tritacarne simile, chi mi conosce, e a Foggia mi conoscono, sa che non sono manovrabile e non sono mai stato manovrato da nessuno. Dei due giocatori uno non lo conosco, l'altro giocava nella juniores ed è stato aggregato per arrivare a 20 in allenamento, che è il numero che io voglio in allenamento, e ha giocato 9' l'ultima partita, che vincevamo 3-0. Poi l'anno dopo è andato in prestito. Vorrei dire altre cose, mi dà fastidio essere messo in mezzo a cose in cui non centro, spero di essere ascoltato presto dalla Procura dell Repubblica. Se qualcuno si è piegato ai voleri di gente esterna, quello non sono io. Io ho fatto l'allenatore, ho portato 30000 persone allo stadio, all'inizio erano 3000, e poi sono stato mandato via da una società perché c'era una visione diversa su tutto. Sto leggendo solo il mio nome, anche nell'altra inchiesta ho visto dei titoli col mio nome, quando sono stato prosciolto di titoli non ne ho visti, una persona è stata messa in prima pagina sul niente. Spero di chiarire la mia posizione il prima possibile, poi ognuno chiarirà la propria".