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Sassuolo, De Zerbi: 'Ferrari ko, dovremo intervenire sul mercato'
PASSO INDIETRO NEL 2020 - "Abbiamo giocato con Genoa e Udinese, ricordiamo com'è andata la partita con i rossoblù. Sono stati due ko diversi, ma non si può metterla solo su 2019 e 2020".
PAUSA - "Ha rallentato la crescita? Non credo sia colpa della pausa. Credo ci siano stati altri elementi, qualche elemento c'era ache l'anno scorso come non chiudere le partite e qualche elemento si può mettere nella formazione".
FERRARI KO - "Ha una distorsione alla caviglia e non conosciamo l'entità del danno, starà fermo anche lui tanto. Quelli che giocano domani sono quelli che hanno giocato con il Napoli, Romagna e Peluso hanno dato garanzie e non è detto che avrebbe giocato Ferrari perché non era al 100%; rimane un giocatore importante, ma rientrava da un infortunio. Non è un periodo felicissimo perché abbiamo 4-5-6 giocatori dall'inizio dell'anno, giocatori importanti, ma non prendiamo scuse perché è un dato di fatto. La squadra però può sopperire alle assenze. Chiriches e Defrel sono venuti per alzare il livello e sono stati pagati tanto, ma non li abbiamo mai avuti Poi se pensiamo all'organico e alla sua qualità, domani la squadra sarà comunque in grado di fare una grande partita e risultato".
MERCATO - "Ho parlato con la società mercoledì e ho detto quello che penso, Carnevali sa cosa penso. Vediamo possibilità e volontà, bisogna fare tutte le considerazioni opportune perché è un momento difficile. Leggo tanti miei colleghi che si lamentano con due assenze, noi siamo senza cinque-sei giocatori tutto l'anno, mai meno di quattro, e quindi visto che mi avete fatto la domanda è giusto rispondere".
BERARDI - "Spero di averlo. Sta bene, è un giocatore diverso dagli altri, ma se non dovesse esserci abbiamo chi può sostituirlo. A Torino con la Juve, senza di lui, abbiamo fatto una grande partita. Si può giocare anche senza Berardi, ma non avere tempo di far rifiatare i giovani condiziona la crescita del giovane. Locatelli, quando è stato fuori, abbiamo avuto la fortuna di sostituirlo con Duncan, Magnanelli e Obiang e lui in quel periodo ha svoltato. Io credo che qualcuno davanti avrebbe bisogno di staccare per tornare carico dopo".
CAMBIO DI PREPARAZIONE - "Abbiamo pensato agli infortuni ma non abbiamo cambiato niente. Ora non è giusto parlare di queste cose, l'anno scorso le prime due del girone di ritorno abbiamo ottenuto 4 punti, a Milano con l'Inter e in casa con il Cagliari, facendo due delle nostre migliori partite".
BILANCIO PERSONALE - "Non ci penso, ho in testa altro per quello che serve domani, in questo periodo dobbiamo pensare a fare punti perché è un campionato diverso".
RITORNO MAGNANI - "Qualcosa va fatto, non solo dietro, vedremo cosa vuole fare la società. Ho tanti difetti ma non porto rancore: Magnani è un bravo ragazzo, non ho preclusioni con nessuno".
ESONERO - "La mia panchina è traballata già dalla prima volta che mi son seduto 7 anni fa. Faccio l'allenatore per scelta mia, nessuno mi obbliga perché qualche anno fa ho lasciato i soldi per non andare dove mi avevano richiamato, ho rifiutato squadre. Lavoro per passione. Mi pagano, certo, ma lavoro per passione. I risultati sono quelli che condizionano le scelte di tutti, di chi mi giudica, di chi mi critica, di chi mi elogia ma non condizionano il mio giudizio. Io cerco di lavorare sempre in buona fede, sapendo quello che si può fare e non si può fare, avendo oggettività e lucidità nel valutare le cose. Non è un problema la panchina che traballa, ho tanti altri problemi tranne questo. Io continuerò a fare l'allenatore in questo modo, migliorando, ma non cambiando il mio carattere e la mia visione del calcio, se qualcuno mi vuol cambiare questo è meglio che non prenda me o non mi tenga".