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    Sarri ora basta, fallo giocare: Rog sta diventando una 'barzelletta'

    Sarri ora basta, fallo giocare: Rog sta diventando una 'barzelletta'

    • Giovanni Scotto

    In città un curioso caso, che sta assumendo contorni grotteschi, per non dire misteriosi. Intanto sono soltanto due vittorie raccolte nelle ultime otto partite disputate. Il momento difficile attraversato dal Napoli ha alimentato la “leggenda” costruita intorno a Marko Rog, l’oggetto misterioso del mercato azzurro. La curiosità, unità alla spinta propulsiva del cambiamento, diventata fortissima dopo i recenti risultati negativi, gioca a favore del talento di Zagabria, sponsorizzato da De Laurentiis e tenuto in disparte da Sarri. L'esordio di questo giocatore è diventato, ormai, una sorta di barzelletta. Con rispetto parlando, si intende. La solita ironia dei napoletani cerca di sdrammatizzare una situazione che è, in realtà, piuttosto curiosa.

    PANCHINE E TRIBUNE - L’allenatore non gli ha concesso nemmeno un minuto, riservandogli solo panchine e tribune. Il ragazzo non ha fatto una grinza e ai media croati ha più volte ribadito di essere tranquillo, di aspettare il suo momento. Il tecnico, chiamato a rispondere su quello che ad oggi, senza esagerare, appare come un “caso tecnico”, ha dato più volte la sua versione dei fatti, cambiata di mese in mese. Prima la conoscenza degli schemi e della nuova realtà, poi la necessità di acclimatarsi al campionato italiano, sottolineata dopo la trasferta di Bergamo, con un paragone ardito: “Rog? Deve ambientarsi, se abbiamo dato sei mesi a Platini, possiamo dare un mese a un ragazzo che viene da un campionato diverso”. Era il 2 ottobre, la linea dei 30 giorni è stata dunque superata, eppure del ragazzo non vi è traccia. L’altro limite è la lingua, parlata e compresa a fatica. Tanti ostacoli, formali e reali, che gli impediscono di mettersi in luce con la maglia del Napoli.

    EPPURE VA IN NAZIONALE - L’assenza prolungata non ha ingannato Cacic, selezionatore della nazionale croata che, in barba alle esclusioni del collega partenopeo, continua a convocarlo: “Di lui mi fido, so che può darmi molto”. Sabato, contro l’Islanda, Rog ha assistito dalla panchina al match vinto con un secco due a zero dai suoi. Ma il ragazzo si sente parte del progetto, fa parte di un gruppo fortissimo, sublimato dal talento individuale dei numerosi fuoriclasse con la maglia a scacchi, pronti a staccare il pass per il Mondiale del 2018. E il classe 95 Rog, già protagonista la scorsa estate ai campionati europei, non vuole lasciare un treno così importante. Ha però bisogno di giocare e nella sua “battaglia” ha già trovato un prezioso alleato: Aurelio De Laurentiis. L’interrogativo resta inevaso ma prima o poi Sarri dovrà trovare il tempo e il modo per inserirlo nei suoi schemi, magari in una gara vera e non solo nella partitella del giovedì. Da Udine, prossimo step del campionato, ogni gara può diventare quella buona. Rog aspetta e spera…

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