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    Sarri non c'è, la Juve torna ad Allegri: così solo Ronaldo può fare la differenza

    Sarri non c'è, la Juve torna ad Allegri: così solo Ronaldo può fare la differenza

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Campionato nuovo, Juventus vecchia. Sarri non c’è, bloccato dalla polmonite e sostituito dal vice Martusciello, ma per come gioca e per come vince sembra che a guidare i bianconeri ci sia ancora Allegri. Un anno fa all’esordio in campionato Cristiano e Ronaldo avevano vinto 3-2 sul campo del Chievo. Stavolta per battere il Parma, con un altro punteggio di misura, basta un gol casuale di capitan Chiellini che firma nel primo tempo l’1-0. Sia chiaro che la Juventus non ruba nulla, anzi recrimina per il gol del 2-0 annullato dal Var a Ronaldo per una questione di centimetri, ma il Parma ha il merito di rimanere in partita fino all’ultimo dei 6’ di recupero. Come era facile immaginare, quindi, ci vorrà tempo per rivedere Sarri in panchina alla guida di un’altra Juventus in tutti i sensi, non soltanto per il colore della maglia, bianconera e non più blu come all’esordio. Per quello che si vede a Parma, infatti, l’uomo che può fare la differenza è sempre e soltanto Ronaldo con le sue conclusioni personali, bravo a cercare il gol ma meno preciso della stagione scorsa, perché soltanto Douglas Costa nel primo tempo lo assiste a dovere, mentre Higuain si limita a giocare di sponda. E siccome Pjanic in regia sembra troppo solo in mezzo al campo, la manovra non ha molti sbocchi offensivi.

    VECCHIA SIGNORA - Tutti vorrebbero una nuova Juventus, nel gioco e negli uomini e invece si rivede la solita Vecchia Signora perché al calcio d’inizio non c’è nemmeno uno dei tanti acquisti. Indisponibile Ramsey, partono dalla panchina Danilo, De Ligt, Demiral e Rabiot. E con loro a sorpresa c’è anche Dybala, perché Sarri ordina di dare fiducia a Higuain che si piazza al centro dell’attacco tra Douglas Costa e Cristiano Ronaldo. Confermatissimi quindi, i veterani Bonucci e Chiellini in difesa, con De Sciglio a destra e Alex Sandro a sinistra, mentre Pjanic dirige in mezzo al campo tra Matuidi e Khedira. E con gli stessi giocatori di Allegri si rivede la sua stessa Juve che parte a ritmo lento, senza fantasia, né accelerazioni. L’unico che cerca di ribellarsi al torpore generale è Douglas Costa, bravo a spostarsi da destra a sinistra, anche se non basta perché i primi tiri nello specchio della porta sono del Parma. Schierata con lo stesso 4-3-3 della Juventus, la squadra di D’Aversa non si vergogna di aspettare gli avversari, per ripartire in contropiede. E così dopo aver chiuso bene gli spazi a Ronaldo e compagni con Iacoponi e capitan Alves, mentre Laurini e Gagliolo si occupano di custodire le fasce, il Parma con la regia di Brugman si distende con i due esterni Hernani e Barillà, pronti a innescare il tridente in cui Inglese si muove tra Kulusevski e Gervinho. Proprio Inglese costringe Szczesny al primo intervento difficile, mentre poco dopo il portiere bianconero non fatica a bloccare una conclusione del brasiliano Hernani.

    PRIMO TIRO - Sorpresa dalla maggiore velocità del Parma, la Juventus è ferma alla iniziale deviazione di testa di Ronaldo alta sopra la traversa. Improvvisamente, però, al primo tiro nello specchio della porta al 21’ trova il gol del vantaggio con una strana deviazione di Chiellini che spalle alla porta allunga di destro un tiro di Alex Sandro, ingannando Sepe coperto da tante gambe. Un gol quasi involontario, che non ha nulla a che vedere con i nuovi schemi di Sarri e più in generale con qualsiasi schema calcistico, a dimostrazione del fatto che il calcio sfugge alla teoria. Sbloccato il punteggio, si vede per la prima volta il vero Ronaldo, bravissimo a infilare di destro il diagonale del 2-0, sfruttando un bel passaggio di Douglas Costa. Tutto inutile, però, perché dopo una lunga consultazione via auricolare con Mazzoleni, appena passato dal campo al Var, il gol viene annullato per una questione di centimetri.

    RIPRESA INUTILE - Il Parma ha il merito di cercare con insistenza il pareggio nella ripresa e per farlo D’Aversa aumenta la qualità offensiva della squadra, inserendo prima Siligardi, poi Grassi e infine Karamoh, rispettivamente al posto di Kulusevski, Brugman e Barillà. La Juventus, però, controlla concedendo rare occasioni ai padroni di casa e Ronaldo non trova il raddoppio soltanto per colpa di un’ottima deviazione di Sepe. Il sottile equilibrio consiglia a Martusciello, via Sarri, di inserire forze fresche e così Rabiot è il primo e unico nuovo acquisto in campo al posto di Khedira, mentre dopo di lui si rivedono Cuadrado e Bernardeschi che rilevano Douglas Costa e Higuain. Tutto inutile, però, perché alla fine l’unico gol rimane quello di capitan Chiellini.







    IL TABELLINO

    Parma-Juventus 0-1 (primo tempo 0-1)

    Marcatori: 21’ p.t. Chiellini (J)

    Assist: 21’ p.t. Alex Sandro (J)

    Parma (4-3-3): Sepe; Gagliolo, Alves, Iacoponi, Laurini; Barillà (40’ s.t. Karamoh), Brugman (32’ s.t. Grassi), Hernani; Gervinho, Inglese, Kulusevski (11’ s.t. Siligardi). All. D’Aversa

    Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic, Khedira (18’ s.t. Rabiot); Ronaldo, Higuain (38’ s.t. Bernardeschi), Douglas Costa (26’ s.t. Cuadrado). All. Martusciello

    Arbitro: Maresca di Napoli

    Ammoniti: 26’ p.t. Kulusevski (P), 44’ p.t. Hernani (P), 7’s.t. Khedira (J), 43’ s.t. Bernardeschi (J).

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