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Sarri, l'apprendistato è finito: il Napoli vola coi nuovi, ora tocca a Rog VIDEO
Una delle critiche più comunemente mosse a Maurizio Sarri riguarda il particolare atteggiamento che il tecnico toscano ha nei confronti degli ultimi arrivati, soprattutto se questi sono giovani e perciò bisognosi, a suo avviso, di un periodo di adattamento particolarmente lungo. La grande nottata del San Paolo contro l'Inter, tuttavia, dimostra che per qualcuno di loro l'apprendistato è ormai alle spalle: Diawara e Zielinski sono già due splendide realtà di questo Napoli, mentre in lampa di lancio pare essere finalmente pronto anche Marko Rog.
NUOVE CERTEZZE - Centrocampista dotato di un'eccellente attitudine al gioco verticale, Piotr Zielinski non è più un novizio nel campionato di serie A: si è svezzato durante i due anni a Empoli, collezionando già 28 presenze nella stagione 2014/15, proprio sotto la guida di Sarri, che spesso gli riservava un ingresso a gara in corso. Non è difficile immaginare che la sua consolidata conoscenza della serie A, insieme a quell'annata passata insieme in Toscana, abbia convinto il tecnico azzurro a puntare sul polacco fin dall'inizio di questa stagione, garantendogli una continuità a suo modo straordinaria per un nuovo acquisto che capiti sotto la sua guida. Zielinski, d'altra parte, pareva già destinato a una rapida ascesa, come dimostrano il marcato interesse estivo del Liverpool di Klopp e il tentativo messo in atto dal Milan per portarlo alla corte di Montella, prima di arrendersi davanti alle migliori argomentazioni economiche fornite dal Napoli. Diverso il trattamento riservato a Diawara: il '97 guineano esordisce in campionato con il Napoli addirittura alla nona giornata, titolare nella vittoriosa trasferta di Crotone. Da allora, Diawara gioca sempre, partendo da titolare in cinque occasioni e nell'ultima gara di Champions League, pareggiata con la Dinamo Kiev; soprattutto, l'ex Bologna mette in ombra un fedelissimo di Sarri come Jorginho, non alle prese con la sua miglior stagione. Ora, Diawara è diventato elemento cardine di questo Napoli: il ragazzo, grazie a doti fisiche fuori dall'ordinario, garantisce quantità e copertura in un ruolo chiave del calcio di Sarri, ma ha ormai dimostrato di saper anche guidare il centrocampo con serenità, rivelandosi intelligente e autorevole anche nella gestione del pallone: il Napoli, insomma, ha trovato un tesoro.
RAMPA DI LANCIO - All'appello, tuttavia, mancano ancora Rog e Maksimovic. L'ex difensore del Torino è arrivato al Napoli per 20 milioni di euro, facendo registrare soltanto 3 presenze in questa prima parte di stagione; ancor più clamoroso poi, è il caso di Rog. Il croato, infatti, è sbarcato sul Golfo con credenziali da stellina, ma ha trovato il suo esordio in maglia azzurra soltanto nella giornata di ieri, quando Sarri lo ha inserito sul 3-0 al posto di Hamsik; in mezzo, tanta curiosità sulle ragioni del suo mancato impiego, con qualche ipotesi su una struttura fisica difficilmente compatibile col calcio italiano. I nuovi ragazzi di Sarri, insomma, stanno pian piano iniziando a venire fuori e, con la consacrazione di Zielinski e Diawara nella gara di ieri, può esserci un punto di svolta. Il tecnico toscano ha certamente esigenze particolari dal punto di vista tattico, e il suo calcio non è rapidamente digeribile da un nuovo arrivato; i troppi punti buttati a causa del doppio impegno, tuttavia, consentono di ipotizzare che il Napoli sarebbe ora più avanti in campionato e assai meno in affanno nel girone di Champions se solo Sarri fosse riuscito a integrare più rapidamente i nuovi acquisti. L'ex tecnico dell'Empoli ha dalla propria parte il credito di un calcio a tratti irresistibile e di una classifica che adesso può davvero tornare a sorridere. Ora, però, è il momento di allargare il cerchio magico: il prossimo è Rog, che scalpita in rampa di lancio e merita di essere verificato sugli alti livelli per cui compete il Napoli. I casi Zielinski e Diawara, d'altra parte, lasciano ben sperare: l'apprendistato è finito e questo è il momento giusto perché Sarri ampli il numero dei suoi soldati; anche da questi punti di svolta passano i destini di una stagione di vertice.
NUOVE CERTEZZE - Centrocampista dotato di un'eccellente attitudine al gioco verticale, Piotr Zielinski non è più un novizio nel campionato di serie A: si è svezzato durante i due anni a Empoli, collezionando già 28 presenze nella stagione 2014/15, proprio sotto la guida di Sarri, che spesso gli riservava un ingresso a gara in corso. Non è difficile immaginare che la sua consolidata conoscenza della serie A, insieme a quell'annata passata insieme in Toscana, abbia convinto il tecnico azzurro a puntare sul polacco fin dall'inizio di questa stagione, garantendogli una continuità a suo modo straordinaria per un nuovo acquisto che capiti sotto la sua guida. Zielinski, d'altra parte, pareva già destinato a una rapida ascesa, come dimostrano il marcato interesse estivo del Liverpool di Klopp e il tentativo messo in atto dal Milan per portarlo alla corte di Montella, prima di arrendersi davanti alle migliori argomentazioni economiche fornite dal Napoli. Diverso il trattamento riservato a Diawara: il '97 guineano esordisce in campionato con il Napoli addirittura alla nona giornata, titolare nella vittoriosa trasferta di Crotone. Da allora, Diawara gioca sempre, partendo da titolare in cinque occasioni e nell'ultima gara di Champions League, pareggiata con la Dinamo Kiev; soprattutto, l'ex Bologna mette in ombra un fedelissimo di Sarri come Jorginho, non alle prese con la sua miglior stagione. Ora, Diawara è diventato elemento cardine di questo Napoli: il ragazzo, grazie a doti fisiche fuori dall'ordinario, garantisce quantità e copertura in un ruolo chiave del calcio di Sarri, ma ha ormai dimostrato di saper anche guidare il centrocampo con serenità, rivelandosi intelligente e autorevole anche nella gestione del pallone: il Napoli, insomma, ha trovato un tesoro.
RAMPA DI LANCIO - All'appello, tuttavia, mancano ancora Rog e Maksimovic. L'ex difensore del Torino è arrivato al Napoli per 20 milioni di euro, facendo registrare soltanto 3 presenze in questa prima parte di stagione; ancor più clamoroso poi, è il caso di Rog. Il croato, infatti, è sbarcato sul Golfo con credenziali da stellina, ma ha trovato il suo esordio in maglia azzurra soltanto nella giornata di ieri, quando Sarri lo ha inserito sul 3-0 al posto di Hamsik; in mezzo, tanta curiosità sulle ragioni del suo mancato impiego, con qualche ipotesi su una struttura fisica difficilmente compatibile col calcio italiano. I nuovi ragazzi di Sarri, insomma, stanno pian piano iniziando a venire fuori e, con la consacrazione di Zielinski e Diawara nella gara di ieri, può esserci un punto di svolta. Il tecnico toscano ha certamente esigenze particolari dal punto di vista tattico, e il suo calcio non è rapidamente digeribile da un nuovo arrivato; i troppi punti buttati a causa del doppio impegno, tuttavia, consentono di ipotizzare che il Napoli sarebbe ora più avanti in campionato e assai meno in affanno nel girone di Champions se solo Sarri fosse riuscito a integrare più rapidamente i nuovi acquisti. L'ex tecnico dell'Empoli ha dalla propria parte il credito di un calcio a tratti irresistibile e di una classifica che adesso può davvero tornare a sorridere. Ora, però, è il momento di allargare il cerchio magico: il prossimo è Rog, che scalpita in rampa di lancio e merita di essere verificato sugli alti livelli per cui compete il Napoli. I casi Zielinski e Diawara, d'altra parte, lasciano ben sperare: l'apprendistato è finito e questo è il momento giusto perché Sarri ampli il numero dei suoi soldati; anche da questi punti di svolta passano i destini di una stagione di vertice.