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    • Sarri insegna: se Pirlo vuole restare alla Juve, deve eliminare il Porto

    Sarri insegna: se Pirlo vuole restare alla Juve, deve eliminare il Porto

    • Stefano Agresti
    La partita di stasera con il Porto vale tantissimo per la Juve e tutto - o quasi - per Pirlo. L’eliminazione agli ottavi di Champions sarebbe estremamente grave per il club bianconero: dal punto di vista economico per i mancati introiti garantiti dalla qualificazione; dal punto di vista sportivo perché la squadra portoghese per valori tecnici non è nemmeno paragonabile ai campioni d’Italia. Ma l’esclusione dalla coppa sarebbe ancora più pesante per Pirlo, che difficilmente potrebbe pensare a un futuro sulla panchina della Juve.

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    Sarri insegna: nella scorsa stagione è stato cacciato da Agnelli proprio a causa dell’eliminazione negli ottavi di Champions contro il Lione, nonostante la conquista dello scudetto e un contratto decisamente oneroso in essere. Tra l’altro l’allenatore aveva anche altre attenuanti, a cominciare dal lockdown che aveva mischiato le carte e reso tutto tremendamente strano, nuovo, difficile, imprevedibile. Ma la Juve non ammette esitazioni: senza pietà, Sarri è stato messo alla porta. 
     
     


    Pirlo difficilmente vincerà lo scudetto, interrompendo così una serie senza precedenti costruita su nove titoli consecutivi. Per di più la sua Juve non ha mai prodotto un calcio entusiasmante, che ruba gli occhi, anzi è stata spesso bruttarella, titubante, confusionaria. In caso di insuccesso stasera, non potrebbe bastare la Supercoppa - e nemmeno eventualmente la Coppa Italia - a cambiare volto alla stagione della Juve: senza quarti di Champions e senza scudetto, sarebbe un fallimento. E Agnelli da domani dovrebbe cominciare a cercare un altro allenatore.

    @steagresti
     

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