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Sarri e quell'estate nella capitale: i retroscena dell'affare quasi fatto con la Roma e il blitz della Lazio
GLI INCONTRI PER SARRI - Eppure Sarri alla Roma piaceva molto. Era l'allenatore scelto dalla società per iniziare un nuovo ciclo a medio termine che potesse rivalorizzare il bel gioco e lanciare qualche giovane. L'unico che avrebbe potuto far cambiare idea ai vertici del club era Massimiliano Allegri, col quale però non c'è mai stato nulla di concreto. Per Sarri invece c'erano stati più di un incontro con il suo agente Fali Ramadani, si era iniziato a parlare di mercato e di piani per il futuro. C'era anche un contratto già pronto, o quasi: due anni da 4,5 milioni di euro. Insomma, nella capitale c'era aria di sarrismo.
LA VIRATA SU MOU - Ed effettivamente Maurizio a Roma c'è arrivato davvero. Sì, ma sponda Lazio. Dietro alla scelta della Roma di virare su Mou c'è un blitz della proprietà americana che è volata a Londra per andare direttamente a casa dello Special One. Una trattativa portata avanti in gran segreto e chiusa nel giro di quindici giorni. Stretta di mano e via, ci rivediamo tra qualche settimana. La voglia di tornare ad allenare in Italia era talmente tanta che da quel giorno Josè ha iniziato a studiare la squadra giallorossa in ogni minimo dettaglio, in testa già aveva nuovi schemi da provare e qualche nome da fare ai dirigenti.
LA SCELTA LAZIO - E intanto Sarri era schizzato in testa alle preferenze di Claudio Lotito e Igli Tare. Quel viaggio nella capitale era nel destino del tecnico, che accetta un contratto di due anni da 3 milioni a stagione più bonus e si siede sulla panchina della Lazio. Oggi, a distanza di qualche mese, il rapporto con i tifosi è di alti e bassi sia da una parte che dall'altra e per questo il derby diventa ancora più importante per i due allenatori. Da una parte Mourinho, dall'altra Sarri: Roma-Lazio tra storie e intrecci del mercato allenatori.