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Sarri contro De Laurentiis: Napoli, adesso non sprecare tutto
Sarri – che non è certo un maestro di diplomazia o di bon ton – ha risposto per le rime all’ultima provocazione del presidente, il "consiglio" sul giusto utilizzo di Hamsik ovvero da trequartista (oltre che sulla questione del mancato arrivo di Aubameyang e sul momento di Gabbiadini). "Decido io e poi ad Hamsik quel ruolo non piace". Il punto è che a De Laurentiis vanno riconosciuti molti meriti per la salita del Napoli nel ristretto novero delle grandi di Serie A da qualche anno a questa parte (al netto del dominio juventino), ma certe esternazioni sembrano rivelare un’improvvisazione che stona con tutto il resto. È un dato di fatto che dopo Higuain e dopo l’infortunio di Milik il Napoli non sia riuscito a trovare una soluzione tattica adeguata per sopperire alla difficoltà di segnare i gol che servono per vincere le partite. Ma non si può chiedere a Sarri di fare miracoli. E neppure si può credere che un attaccante qualsiasi, o uno tra altri quindici, possa andar bene per sostituire un bomber come Higuain e far finta che non sia accaduto nulla.
La lite De Laurentiis-Sarri mette in luce un vuoto dirigenziale che il Napoli, proseguendo nel suo percorso di crescita, avrebbe dovuto colmare. Altrimenti si finisce per dare ragione a Lo Monaco - uno che di mercato e valutazione di giocatori ne capisce – quando afferma che "De Laurentiis non è competente come crede". Ma questa competenza supposta o intermittente non deve neppure compromettere le potenzialità della squadra. In fondo l’eredità di Higuain c’è e sta nei milioni ricevuti in estate e mal reinvestiti, stando alle ultime indicazioni del campo. Si dice però che una crisi sia spesso un’occasione di crescita: sta al Napoli, da Sarri a De Laurentiis passando per la squadra, non sprecare tutto.