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    Sarri: 'Bologna è squadra viva, noi no. Rosa incompleta? Qualche criticità c'è. Milinkovic e Luis Alberto? Poco sacrificio'

    Sarri: 'Bologna è squadra viva, noi no. Rosa incompleta? Qualche criticità c'è. Milinkovic e Luis Alberto? Poco sacrificio'

    Brutta sconfitta per la Lazio contro il Bologna e ai microfoni di Dazn al termine della gara l'allenatore Maurizio Sarri non cerca scuse.

    SCARICHI - "Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista. Il Bologna era una squadra viva, cattiva in campo, noi eravamo scarichi fisicamente e dal punto di vista mentale. E’ una gara da prendere in consdierazone per capire i motivi che hanno portato alla sconfitta ma anche da dimenticare velocemente. Quando sei stanco è stanco tutto l’ambiente, è stanco lo staff, i fisioterapisti, questa stanchezza la attacchi anche a chi ha giocato meno. E' anche un discorso di mentalità, di rimanere costantemente sul pezzo, la Lazio negli anni è sempe stata una squadra alterna, è qualcosa su cui dobbiamo lavorare".

    MILINKOVIC E LUIS ALBERTO - "Devono diventare centrocampisti totali, sono poco portati alla fase difensiva e al sacrifico nelle fasi di rientro, molto portati a giocare palla al piede. Le qualità per farlo ce l’hanno ma dipende molto da loro due".

    ROSA INCOMPLETA - "Qualche criticità c’è per forza ma è giusto parlarne all’interno dello spogliatoio".

    LA POLEMICA SUL CALENDARIO - "Siamo l’unica squadra ad aver giocato dopo 61 ore, ho detto ai giocatori che dobbiamo fare una lotta contro la Lega ma questo non deve essere un alibi. Potevo capire che se si fa una partita tosta, ci sta anche la sconfitta se alla fine termini la benzina ma noi eravamo così dall’inizio. La squadra oggi gli spazi se li è chiusi da sola, i giocatori volevano tutti la palla addosso, con la palla sempre sui piedi e mai in movimento".

    ACERBI - "Un quarto d’ora prima in panchina dicevo questa era la classica partita da espulsione e poi è arrivata, questo accade quando giochi con la testa fra le nuvole. Purtroppo rientrava nel copione della partita”.

    PROBLEMA MENTALE - "Uno dei ragazzi ha preso parola e ha detto: "sono qui da 6 anni e facciamo sempre così, abbiamo un periodo positivo e poi cadiamo in questo tipo di partite". Non so se il problema è mentale o ambientale ma bisogna lavorarci. La gioia di una partita deve durare 7-8 ore poi si deve pensare a quella successiva. Siamo una squadre che si accontenta delle vittorie probabilmente".

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