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Sarri alla Juve, che bufera: napoletani e bianconeri, tutti contro di lui
DA INSIGNE E JORGINHO - In principio furono i tifosi della Juventus, che sui social hanno lanciato già la campagna #SarriOut ancora prima di vederlo seduto sulla panchina dello Stadium; poi è toccato a Jorginho, suo fedelissimo. Portato dal Napoli al Chelsea, in conferenza stampa l'italobrasiliano si è così espresso: "Se lasciasse il Chelsea per la Juve mi dispiacerebbe. E per il Napoli sarebbe tradimento". Tradimento, la parola utilizzata anche da Lorenzo Insigne, il capitano del Napoli, quello che da pupillo rischia di diventare l'avversario principe: "So come la stanno vivendo i napoletani. Per noi sarebbe un tradimento, farebbe male vederlo lì". Lì, alla Juve, dove è già criticato. Lì, dove non andrebbe mai Zielinski: "Se Sarri mi chiamasse per portarmi con lui alla Juventus? Io non risponderei alla chiamata... Voglio batterli!".
L'EX PRESIDENTE - Giovanni Cobolli Gigli, alla guida della Juventus negli anni post calciopoli, dal 2006 al 209, ha commentato così il possibile arrivo di Sarri in bianconero: "Sarri non ha classe, a prescindere dalla tuta o meno. Poi quel dito che mostrò ad alcuni tifosi della Juve se lo metta in un altro posto. Credo che l'avvocato Agnelli non avrebbe optato per uno come lui" le sue parole a Radio Kiss Kiss. Parole dure, ancor più dure di chi lo vedrebbe "solo" come un tradimento. Da una parte c'è chi ha amato e si sente ferito, dall'altra chi lo ha battuto e lo vede sempre come un provinciale. La trattativa, tra Juve-Sarri-Chelsea, va avanti, ma è bastato il semplice accostamento a muovere le prime, pesanti, critiche, che hanno unito il Napoli e il mondo bianconero. Sì, siamo sempre lì: gli opposti che si rincorrono.
@AngeTaglieri88