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'Sarai come Lukaku': cos'è successo tra Dzeko, l'Inter e la dirigenza della Roma
IL CONVINCIMENTO - La verità è che la Roma ha trattato tanti attaccanti in questi mesi, più Mariano Diaz di Gonzalo Higuain pensando pure a Radamel Falcao ma ha incontrato problematiche per ognuno di loro: il Pipita ha sempre e solo rifiutato, Mariano ha chiesto 7 milioni all'anno, Falcao ne costava 20 di cartellino a scadenza e con la stessa età di Dzeko. Niente di praticabile, finché Gianluca Petrachi ha capito che Mauro Icardi non avrebbe mai dato il suo via libera alla destinazione Roma, lo scambio con Dzeko è nato in salita e tale è sempre rimasto. Così l'opera di convincimento si è realizzata: iniziata dai compagni, portata avanti da Petrachi stesso con Fonseca che ogni giorno ha spinto col giocatore personalmente pur di orientare la sua decisione, completata dai piani alti della Roma con la considerazione fatta a Dzeko: "Per noi sei come Lukaku, guadagnerai quanto lui all'Inter", contratto da 6/6,5 milioni all'anno più ricchissimi bonus.
DELUSIONE INTER - Edin ha accettato con entusiasmo dopo settimane difficili in cui si è sentito combattuto: si aspettava uno sforzo dall'Inter ed è rimasto deluso, tutto era praticamente impostato da mesi, ha capito invece che la Roma lo avrebbe davvero messo volentieri al centro del nuovo progetto. Ha persino accettato il rinnovo quando poteva mantenere l'attuale contratto firmando a costo zero per qualsiasi club a cifre ancora più alte da gennaio. Ha ritrovato la gioia di una nuova Roma attorno a sé, con un clima diverso; l'Inter da parte sua riteneva eccessivi i 25 milioni richiesti per un 33enne a scadenza, Dzeko però aveva ricevuto tutt'altro tipo di promesse. Si aspettava un assedio più veloce e concreto, la Roma è stata più convincente. Avanti insieme, Marotta e Ausilio intanto hanno già pronto il colpo in attacco al posto di Edin. Questa sarà un'altra storia...
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