Exploit Santana:| Si riprende il Napoli
E ora, Mario Alberto Santana decollando verso casa, lasciandosi alle spalle Cagliari e un week end vissuto tra l'estasi e il tormento, ciò che resta nell'io più inaccessibile è la leggerezza d'un momento, la carezza del destino. Presente, con la testa e persino con il cuore, con le gambe e inevitabilmente con il cervello: e quel carico d'energia su quell'isola (almeno per lui) felice, è un messaggio lanciato verso il futuro e da leggere tra le pieghe d'una domenica illuminata, illuminante.
Dov'eravamo rimasti, Santana? 10 aprile 2011, Fiorentina-Milan, l'ultima grande abbuffata a tempo pieno, novanta minuti di slancio, con il profumo della viola addosso e Napoli già intravista in lontananza, nell'eco d'un mercato in fase di sviluppo per un parametro zero. Il Sant'Elia, nonostante quel palo che ha vibrato a lungo, resta un amuleto, un quadrifoglio che sprigiona positività e comunque un ricordo piacevole: la sua prima doppietta italiana, con la Fiorentina, ne certificò anche una vena prolifica; e stavolta, al di là della maledizione per quell'istante meno magico, concede la consapevolezza d'una resurrezione faticosa però ormai definita. Il campionato di Santana è appena cominciato: meglio tardi che mai...
(Corriere dello Sport - Edizione Campania)