Sanremo, Will a CM: ‘Io, il Rashford dell’Ariston. Giocavo nel Chievo, vi racconto la mia storia’
IL CHIEVO - La carriera da calciatore di Will invece si interrompe intorno ai 17 anni, quando faceva la spola tra Allievi Nazionali e Primavera del Chievo: “Ho fatto 6 mesi in Primavera, tra i giocatori della prima squadra mi ricordo di Thereau e Pellissier”. Poi Will ha mollato: “Troppe pressioni. Inoltre avevo capito che la musica sarebbe stato il mio mondo”.
IL TIFOSO - Addio pallone, addio scarpini: “Oggi sono contento della scelta che ho fatto. Il calcio continuo a seguirlo in tv tifando Inter e Manchester United”. Anche se il suo idolo gioca in Arabia Saudita: “Il più forte per me è Ronaldo”. E non è il brasiliano: “No, parlo di CR7. L’altro non ho fatto in tempo a vederlo giocare”.
LA SCIARPA SUL PALCO - A Sanremo Will ha portato un po’ di calcio presentandosi all’Ariston con la sciarpa del Manchester United “È la squadra per la quale tifo. Dovevo portare un regalo ad Amadeus per il FantaSanremo e ho scelto quella. È stata una decisione presa all’ultimo”. E se il Festival si trasformasse in una partita e il palco diventasse un campo: “Io sarei Marcus Rashford”.
LO STUDIO - Tra calcio e musica nella vita di Will c’è sempre stato poco tempo per lo studio: “Sono iscritto a Scienze Motorie, ma sono parecchio indietro. Mi mancano ancora 9 esami alla laurea”. E la mamma non la prende benissimo: “No, decisamente. Vorrebbe che studiassi di più”. I libri per ora sono chiusi sulla scrivania, Will adesso è concentrato sulla musica: il numero dieci di Sanremo è in rampa di lancio.