Sanremo, all'Ariston spunta una maglia di Mazzone: la curiosità
Francesco Guerrieri
Alzi la mano chi nella prima serata del Festival si è accorto che c'era anche Carlo Mazzone. Forse nessuno. Eppure era presente, con il suo faccione stampato sulla maglia di Edoardo Petretti, direttore d'orchestra di Avincola che ieri sera si è esibito tra le 'Nuove proposte'. Un omaggio a un simbolo importante del calcio, un allenatore che ha scoperto tanti giocatori prendendoli dalla panchina. Filosofia che rispecchia in pieno la canzone di Avincola: 'Goal!' parla di una rivalsa, di una rete al 90' come quella che nel 1978 Mazzone sognava di fare alla Juventus col suo Catanzaro: "Magara vincessimo la partita" diceva Carletto. E da quel giorno, per tutti, diventò "Er sor magara". L'IDEA - Mazzone come Edoardo, direttore d'orchestra e 'allenatore' di Avincola. Per quello è stato deciso di far indossare a lui la maglia e non al cantante, che in una nostra intervista aveva citato più volte l'allenatore (QUI). Quando Mazzone ha saputo che il suo volto era stato stampato su una maglietta per il Festival era felicissimo e ha condiviso anche una storia sul suo profilo Instagram; ma mai come Edoardo, letteralmente 'impazzito' solo all'idea di indossarla. E peccato non sia continuata l'avventura al Festival di Avincola, perché l'idea per la finale di venerdì era di mettersi entrambi la maglia con il faccione di Mazzone. "Magara...".