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  • CLAUDIA PAJEWSKI
    Sanremo, Gaudiano vince la categoria giovani e si racconta a CM: 'Adesso porto Ibra al Foggia'

    Sanremo, Gaudiano vince la categoria giovani e si racconta a CM: 'Adesso porto Ibra al Foggia'

    • Francesco Guerrieri
    Luca Gaudiano è il vincitore della categoria 'Nuove Proposte' del 71° Festival di Sanremo con la sua 'Polvere da Sparo'. Foggiano classe '91, ha scelto di farsi chiamare solo Gaudiano per onorare il cognome del padre scomparso due anni fa. Uomo del sud trapiantato a Milano, appena arrivato a Sanremo non ha saputo resistere al fascino del mare: "La prima cosa che ho fatto appena sono arrivato a Sanremo è stata una passeggiata al in spiaggia. Quanto mi manca...". Da lì è partito tutto, oggi dedica la vittoria al padre e si commuove. Cuore d'oro Gaudiano, che nella nostra intervista ha raccontato la sua passione per il calcio. 

    Sei mesi fa ha pubblicato le sue prime canzoni, ora è il migliore tra le 'Nuove proposte'.
    "Abbiamo bruciato le tappe, quando si lavora bene questi sono i risultati. Dopo la prima uscita c'è stata la possibilità di far sentire una canzone per AmaSanremo (lo step precedente alle serate del Festival, ndr), così ho deciso di portare 'Polvere da sparo'. E' piaciuta e ho partecipato e superato le selezioni. Ma è stato tutto velocissimo".

    Che rapporto ha con il calcio?
    "Meraviglioso, fino a prima del Covid. Con i miei amici abbiamo un gruppo Whatsapp col quale almeno tre volte a settimana organizzavamo una partita di calcetto. Era una boccata d'ossigeno nella vita quotidiana. Il calcio ha sempre avuto un ruolo centrale nella mia famiglia, in casa siamo tutti tifosi del Foggia".

    Qual è la sua esultanza quando segna a calcetto?
    "Come quella di Beppe Signori quando faceva parte di quel magico tridente del Foggia con Baiano e Rambaudi: o faccio la mitraglietta, o scivolo sulle ginocchia con le braccia larghe, alla Drogba diciamo. Ma anche i rigori li calcio alla Signori, senza rincorsa".

    Poster sopra al letto?
    "Sempre il suo, quello di Beppe Signori. Sono cresciuto con lui, gli voglio bene come un fratello. Ho anche una sua maglia originale col numero 11 che metto per giocare, l'ha presa mio fratello allo stadio nel 1991".

    Che tipo di tifoso è?
    "I miei amici mi sfottono dicendo che sono un tifoso occasionale perché sono sempre impegnato e quanto organizzano le trasferte non riesco ad esserci".

    La trasferta più strana che ha fatto?
    "Siamo andati nei posti più sperduti d'Italia, ma ricordo ancora un Cavese-Foggia a Cava de' Tirreni: fu il viaggio della speranza perché beccammo una coda infinita a causa di un tamponamento e arrivammo quasi alla fine del primo tempo. A quel punto non entrammo allo stadio e passammo la giornata a girare per il paese".

    Le hanno mai raccontato del grande Foggia di Zeman?
    "Certo, so che era una squadra imbattibile in Serie A, che li faceva correre tanto. Grazie all'allenatore tanti giocatori sono arrivati al loro massimo potenziale. Ma per un periodo ho vissuto anche il Foggia in Serie B e ricordo l'emozione di attaccare le figurine sull'album. Ero in prima elementare, quando andavo allo stadio era una bolgia. Qualcosa di meraviglioso".

    Come viene visto il boemo in città?
    "Per Zeman c'è odio e amore. Il ricordo del grande Foggia è sicuramente forte, ma quando è tornato in Serie C non è andata benissimo". 

    Sarebbe voluto nascere dieci anni prima per vivere il periodo del Foggia in Serie A?
    "Mi sarebbe piaciuto vederlo dal vivo, oggi invece mi capita spesso di riguardarmi le partite su Youtube. In particolare cerco la partita contro la Roma in cui Totti segnò il primo gol in Serie A". 

    Ha mai pensato di fare una canzone sul Foggia?
    "Mi hanno chiesto di pensare a un nuovo inno, ci stiamo lavorando. Ma vorrei diventasse una cosa non ufficiale, perché per me il vero inno è quello cantato da tutti i giocatori ai tempi della Serie A. Mi piace troppo, il mio brano eventualmente preferirei che venisse sfruttato in un altro modo".

    E' riuscito a incontrare Ibra?
    "Ancora no. Sarà difficile con tutte le restrizioni, ma magari farò in tempo a farmi un selfie con lui. Dopo la vittoria è il mio secondo obiettivo a Sanremo".

    Cosa gli direbbe se dovesse riuscire a vederlo?
    "Lui è in scadenza di contratto con il Milan, giusto? Se vuole fare un pensierino per il Foggia... Tra l'altro il nostro diavolo è nato prima del loro".

    Fa il fantacalcio?
    "Fino all'anno scorso l'ho sempre fatto, quest'anno non sono riuscito per via dei tanti impegni. Quando ci gioco voglio vincerlo, se so che non potrò seguirlo bene preferisco lasciar stare".

    Com'è andata l'anno scorso?
    "Sono arrivato terzo. La squadra era forte, ma davanti avevo Dzeko che mi ha un po' deluso. Ho preso l'unico attaccante tra i big che non segnava".

    Chi è il suo pupillo al fanta?
    "Il Papu Gomez, per simpatia e affetto. Lo prendevo dai tempi del Catania, aveva sempre il 7 assicurato".

    FantaSanremo, chi è il bomber da 20 gol?
    "Punterei tutto su Fedez, sarebbe il mio attaccante di sfondamento perché sa sempre quello che fa e davanti alla porta sarebbe sempre lucido. Con la Michielin sulla fascia formerebbero una bella coppia, un po' come Signori e Rambaudi. In regia metto Max Gazzè, che sforna assist e porta bonus; in porta Lo Stato Sociale che sono tanti, li piazzo lì davanti così non ci segna nessuno".

    @francGuerrieri

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