LUCIA IUORIO

Sanremo 2025, Tommaso Cassissa a CM: "A LOL porterei Barella. Avevo figurine di Miccoli ovunque"
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Prima volta a San Siro?
"Era un Inter-Genoa, da ligure un po' il mio derby. E' stata una vittoria schiacciante per noi...".
Com'è nata la tua fede interista?
"Già quando ero ancora a Genova ero affascinato da Ronaldo, il brasiliano; sono diventato interista grazie ad alcuni amici, poi mi sono trasferito a Milano e ho iniziato ad andare a San Siro".
Sei nato a Febbraio 2000, che ricordi hai del Triplete dell'Inter?
"Ero molto piccolo, ma ricordo lo scalpore che aveva avuto quel risultato in famiglia perché mio padre era simpatizzante nerazzurro".
E tua madre?
"Un ex calciatrice che quando giocavo mi dava consigli. E una volta mi ha raccontato che fece una partita mentre era incinta di me, ovviamente senza saperlo. Per fortuna andò tutto bene".
Dove giocavi?
"A livello amatoriale dai 6 ai 18 anni, ma lo vedevo come uno sfogo; sono sempre stato più attratto dall'intrattenimento".

Ruolo?
"Ero un difensore centrale, mi piaceva molto David Luiz che quando poteva partiva palla al piede e non si fermava più".
Quindi c'è stato un periodo durante il quale eri già famoso mentre giocavi.
Poster in camera da piccolo?
"Nessuno in particolare, ma facevo la collezione di figurine dei calciatori e i doppioni li attaccavo in ogni angolo della camera".
Chi era il doppione più frequente?
"Avevo almeno 5/6 figurine di Miccoli".
Che tipo di tifoso sei?
"Molto sportivo, se una partita va male non porto rancore. Ho visto l'Inter ovunque: allo stadio, sul pizzo di una montagna con il cellulare che non prendeva bene, a casa di amici... Per me l'importante è vederla con qualcuno a cui tieni e vuoi bene".