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    Sanremo 2025, Tommaso Cassissa a CM: "A LOL porterei Barella. Avevo figurine di Miccoli ovunque"

    Sanremo 2025, Tommaso Cassissa a CM: "A LOL porterei Barella. Avevo figurine di Miccoli ovunque"

    • Francesco Guerrieri, inviato a Sanremo
    Dalle retrovie del Festival è spuntato Tommaso Cassissa, diventato giorno dopo giorno uno dei protagonisti di Sanremo 2025. Non è un cantante e non è stato neanche tra i co-conduttori sul palco dell’Ariston: Tommaso ha presentato il podcast di Tv Sorrisi e Canzoni insieme ad Aldo Vitali e Lodovica Comello. Una carriera in rampa di lancio per il tifoso interista, che dal 27 febbraio sarà protagonista a teatro con il musical ‘Prova a Prendermi’ prima a Milano e poi a Roma fino al 6 aprile; e dal 27 marzo sarà nel cast di LOL5: "Mi porterei Barella - ha raccontato nella nostra intervista - potrebbe far ridere tutti".

    Prima volta a San Siro?
    "Era un Inter-Genoa, da ligure un po' il mio derby. E' stata una vittoria schiacciante per noi...".

    Com'è nata la tua fede interista?
    "Già quando ero ancora a Genova ero affascinato da Ronaldo, il brasiliano; sono diventato interista grazie ad alcuni amici, poi mi sono trasferito a Milano e ho iniziato ad andare a San Siro".

    Sei nato a Febbraio 2000, che ricordi hai del Triplete dell'Inter?
    "Ero molto piccolo, ma ricordo lo scalpore che aveva avuto quel risultato in famiglia perché mio padre era simpatizzante nerazzurro".

    E tua madre?
    "Un ex calciatrice che quando giocavo mi dava consigli. E una volta mi ha raccontato che fece una partita mentre era incinta di me, ovviamente senza saperlo. Per fortuna andò tutto bene".

    Dove giocavi?
    "A livello amatoriale dai 6 ai 18 anni, ma lo vedevo come uno sfogo; sono sempre stato più attratto dall'intrattenimento".

    Sanremo 2025, Tommaso Cassissa a CM:

    Ruolo?
    "Ero un difensore centrale, mi piaceva molto David Luiz che quando poteva partiva palla al piede e non si fermava più".

    Quindi c'è stato un periodo durante il quale eri già famoso mentre giocavi.
    "Mi è capitato che gli avversari mi chiedessero selfie prima e dopo la partita, ogni tanto succedeva che me lo chiedessero anche gli arbitri: con loro l'ho sempre fatta di nascosto, per evitare polemiche".

    Poster in camera da piccolo?
    "Nessuno in particolare, ma facevo la collezione di figurine dei calciatori e i doppioni li attaccavo in ogni angolo della camera".

    Chi era il doppione più frequente?
    "Avevo almeno 5/6 figurine di Miccoli".

    Che tipo di tifoso sei?
    "Molto sportivo, se una partita va male non porto rancore. Ho visto l'Inter ovunque: allo stadio, sul pizzo di una montagna con il cellulare che non prendeva bene, a casa di amici... Per me l'importante è vederla con qualcuno a cui tieni e vuoi bene".

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    wonderer
    wonderer

    "eri già famoso mentre giocavi", ma chi lo conosce?

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