Sanremo 2024, Geolier a CM: 'Io e Donnarumma come fratelli, ora lavorerò col Napoli'
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Com’è nata l’idea di presentarti sul red carpet con la tuta del Napoli?
"Volevo stare comodo, sono uscito dall’hotel in tuta e così sono arrivato sul green carpet. Visto che indosso sempre quella del Napoli l'ho portata anche qui".
Che hanno detto i colleghi quando ti hanno visto arrivare così?
"Mi hanno invidiato, perché non ho dovuto preoccuparmi di sistemare i capelli o di scegliere l’outfit. Niente di tutto questo".
Ci racconti un aneddoto dell’amicizia con Insigne?
"Da ex giocatore del Napoli, quando ho iniziato a cantare era inevitabile che mi conoscesse. E' uno scugnizzo come me, stiamo benissimo insieme e parliamo come due veri amici".
Un altro tuo grande amico è Donnarumma.
"Lui è come un fratello. Basta una telefonata e corro da lui a Parigi, il problema è che quando arrivo non so mai la data di ritorno: Gigio ha una tale potenza che se non vuole farmi ripartire è capace di far chiudere l'aeroporto".
Per lo scudetto del Napoli hai scritto lettera a cuore aperto per Rolling Stone, ma che aria si respirava in città?
"L'atmosfera era magica, erano tutti gasati. La vittoria dello scudetto ha aumentato anche il turismo, ha fatto bene all'umore della città e all'economia".
E tu come hai festeggiato?
"Con i miei amici. Appena è finita la partita con l'Udinese ho chiamato mio fratello Antonio e siamo scoppiati a piangere, poi ho messo una balaclava in testa e sono andato tra i tifosi. Non potevo perdermi quella festa".
Com’è nata la collaborazione con il Napoli?
"Grazie a Sanremo. Abbiamo preso il moodboard della maglia da gara, ma per rispettare i tifosi volevamo mettere anche qualcosa di nostro. Il numero 10 andava fatto per forza, per questo abbiamo messo il nostro motto 'Real p’ semp'. Bisogna sempre essere veri, in ogni cosa che si fa".
@francGuerrieri