Alexis Sanchez potrebbe diventare il barometro del mercato della Juventus. Sull'attaccante cileno dell'Udinese infatti la dirigenza bianconera si gioca una partita molto importante, se non un vero e proprio braccio di ferro, con l'Inter.
Da Calciopoli in poi non ci sono stati molti punti di contatto sul mercato fra la Juve e l'Inter, ma la società bianconera ne è uscita perdente praticamente sempre: dalle cessioni 'obbligate' di Ibrahimovic e Vieira in piena bufera giudiziaria ai casi più recenti di Ranocchia e Pazzini, seguiti prima dai bianconeri e poi acquistati dai nerazzurri.

E così, l'asta che si sta scatenando fra la società di Andrea Agnelli e quella di Massimo Moratti costituisce un banco di prova non indifferente per la 'nuova' Juve. Dopo il disastro del 2010-11, la sua prima stagione alla guida della Juventus, Agnelli ha il dovere di dare un segnale forte alla sua tifoseria. Va bene (agli occhi del tifoso) l'esposto sulla revoca dello scudetto 2006 all'Inter, ma un duello di mercato vinto contro la rivale storica su un giocatore come Sanchez avrebbe un peso, anche mediatico, ancora maggiore, per cercare poi di far cambiare il vento anche sul campo, e tornare a vincere dei titoli.

Al momento, su Sanchez, la Juventus è in svantaggio: l'offerta di 35 milioni più Amauri o Giovinco piace (ma non abbastanza) all'Udinese, ma l'Inter ha il vantaggio (non indifferente) di avere il gradimento del giocatore. Spetta ad Agnelli e al suo uomo mercato Beppe Marotta cercare di far cambiare idea al Nino Maravilla.

A margine, bisogna sottolineare che sia la Juventus che l'Inter hanno un rivale temibilissimo, il Barcellona, pronto a tornare alla carica dopo un'intervista rilasciata dall'attaccante dell'Udinese alla rivista cilena Futbol: "Il Barcellona è un club molto bello, un sogno".