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  • San Siro, è scontro sul progetto: Inter e Milan chiedono più tempo, il Comune rifiuta

    San Siro, è scontro sul progetto: Inter e Milan chiedono più tempo, il Comune rifiuta

    • Federico Albrizio
    La questione nuovo stadio di Inter e Milan a San Siro si arricchisce di un nuovo capitolo: non c'è intesa sul progetto, ora è una vera e propria corsa contro il tempo.

    Con un timore che prende forma: che i ritardi sul progetto possano compromettere l'intero iter di vendita dell'attuale Meazza e dell'area circostante ai due club.

    NUOVI INCONTRI - Come riferisce l'edizione milanese de Il Corriere della Sera, nella giornata di ieri (venerdì 7 febbraio 2025) si sono tenuti due incontri tra le squadre, il Comune di Milano e la Regione Lombardia per discutere i prossimi passi. In particolare, sul tavolo di Palazzo Marino c'era il tema del piano di fattibilità tecnico-economica aggiornato e l'offerta per l'acquisto di San Siro e delle aree circostanti.

    SCONTRO SUL PROGETTO - Proprio su questo punto si registrano intoppi. Milan e Inter, evidenzia il Corriere, hanno fissato come data di consegna il 20 marzo, ma ci sono dettagli che rendono la vicenda più complessa: tra le due società ci sarebbero visioni differenti sia sul progetto sia sulla gestione successiva allo stadio.

    IL COMUNE HA FRETTA - I club chiedono tempo, Palazzo Marino dice no. Per il Comune di Milano questa tempistica è troppo lunga e per questo si chiede di anticipare la presentazione entro la fine di febbraio. Il timore infati è che eventuali ritardi possano compromettere l'intero iter, che deve concludersi con la vendita entro l'estate o, al più tardi, a settembre, prima che a ottobre scatti il vincolo sul secondo anello.

    LE FASI DEL PROGETTO - Ci sono numerosi fasi da affrontare. Si va dalla valutazione del progetto da parte degli uffici comunali - già sotto forte pressione per la stesura del Piano di Governo del Territorio (Pgt) - al secondo passaggio, più formale, della pubblicazione di un avviso pubblico per verificare l'eventuale interesse di altri soggetti all'acquisto. C'è poi il nodo della possibile necessità di indire comunque una gara per la vendita, punto su cui non c'è ancora chiarezza. Nel 2023, tuttavia, è stata introdotta una modifica alla legge sugli stadi e l'attuale articolo 4 consente al Comune di avviare una trattativa privata con i proponenti, in modo da velocizzare la presentazione e la negoziazione del progetto urbanistico e soddisfare così tutte le richieste della parte pubblica. Nonostante questo, la travagliata storia del progetto nuovo San Siro lascia aperte incognite come possibili ricorsi o ostacoli che potrebbero bloccare il processo.

    SALA: "2025 ANNO VERITA', ORA O MAI PIU'" - Questo rimane comunque un anno cruciale per il progetto, come aveva già sottolineato Giuseppe Sala. Il sindaco di Milano, al tradizionale brindisi di Natale con i giornalisti, era stato chiaro: "Il 2025 deve essere l'anno della verità sul nuovo stadio. Se non si fa adesso, non si farà più", ribadendo così la necessità di rispettare il programma e le tempistiche di questa lunga e intricata vicenda, iniziata nel 2019.

    I DETTAGLI DEL PROGETTO E DEL VALORE ECONOMICO - Se tutto proseguirà senza intoppi, la vendita dello stadio sarà formalizzata a luglio con la firma del contratto di compravendita, ciò consentirà a Inter e Milan di avviare la riqualificazione dell'area. Il progetto, si legge sul Corriere, prevede l'abbattimento parziale del Meazza per fare spazio a un nuovo impianto multifunzionale: questo includerà non solo lo stadio, ma anche uffici, aree verdi, un museo, infrastrutture sportive e spazi commerciali.

    Complessivamente l'intervento interesserà un'area di 280mila metri quadrati, che il Pgt classifica come "Grande funzione urbana San Siro". Di questi, circa 100mila metri quadrati saranno destinati a edifici commerciali, uffici e hotel: proprio il comparto commerciale è stato al centro della riunione in Regione, poiché necessita di un provvedimento autorizzatorio unico regionale; resta tuttavia il vincolo che impedisce la costruzione di nuove abitazioni nell'area.

    Dal punto di vista economico, il valore della cessione è stato definito dall'Agenzia delle Entrate: considerando lo stadio Meazza nelle condizioni attuali, l'importo complessivo è stato stimato in 197 milioni di euro per l'intera area di San Siro. La cifra citata è stata suddivisa in 124 milioni di euro per il valore del terreno e 73 milioni di euro per lo stadio. Nel 2019, quando Inter e Milan avevano presentato un progetto simile, il valore patrimoniale era stato stimato in 103 milioni di euro.

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