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  • San Siro, gli ultras svuotano la curva a schiaffi: l'Inter pensa a un risarcimento

    San Siro, gli ultras svuotano la curva a schiaffi: l'Inter pensa a un risarcimento

    • Pasquale Guarro
    Schiaffi in faccia e spintoni, questo il menu per molti tifosi interisti presenti ieri in Curva Nord, costretti dagli ultras ad abbandonare il proprio posto a fine primo tempo. Un cordoglio organizzato all’ultimo momento, quando sugli spalti ha iniziato a diffondersi la notizia della morte di Vittorio Boiocchi, leader della Curva nerazzurra, assassinato nei pressi della sua abitazione poco prima della partita tra Inter e Sampdoria, probabilmente, per cose che poco c’entrano con il calcio.

    NESSUNA ECCEZIONE - Una notizia che non poteva lasciare indifferenti gli esponenti della Curva, che per tutto il primo tempo hanno assistito in silenzio alla partita, senza esporre alcuno striscione, eccetto il tributo a Dejan Stankovic, immediatamente rimosso. Il tempo di organizzare la dipartita, perché al termine della prima frazione di gioco, il settore riservato al tifo più caldo ha iniziato a mostrare i primi buchi. Gli ultras hanno deciso che il settore dovesse essere totalmente vuoto, senza alcuna eccezione. C’è chi ha provato a ribellarsi a tale decisione, spiegando di non appartenere ad alcun gruppo organizzato e di aver regolarmente pagato un biglietto. In molti si sarebbero messi ai lati della Curva per continuare a godersi lo spettacolo, ma non c’è stato niente da fare. Con le buone o con le cattive, bisognava uscire dallo stadio.

    LA POSIZIONE DELL'INTER - A San Siro, la Curva ha dettato legge in casa dell’Inter, esercitando autorità su quei tifosi che di fatto hanno versato denaro nelle casse del club, vedendosi però privati di ogni tutela. Difficile, se non impossibile, per il club, intervenire sedutastante, ma in queste ore in viale della Liberazione stanno lavorando alla ricerca di soluzioni che possano in qualche misura far fronte a quanto accaduto ieri. Insieme al responsabile della sicurezza, l’Inter sta prendendo in considerazione misure cautelative nei confronti di chi è stato costretto a lasciare il posto pagato. Non è escluso un rimborso o un biglietto in regalo per le partite successive.

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