San Donato, la minoranza politica al sindaco: "Stop ai lavori fino a conferma della scelta del Milan"
- Mozione per richiesta di sondaggio consultivo rivolto alla cittadinanza per valutazione progetto stadio A.C. Milan su area “San Francesco” presentata dal Consigliere Forenza;
- Mozione urgente Governo del Territorio area San Francesco intervento di trasformazione urbanistica di carattere sportivo (Stadio AC Milan) con rilevanza sovracomunale – Sospensione Accordo di Programma presentata dai Consiglieri Ginelli, Falbo, Sinatori, De Simoni, Papetti, Forenza;
La mozione evidenzia come il Comune di San Donato Milanese abbia già investito, a partire dal gennaio 2024, ingenti risorse pubbliche, umane e finanziarie, nell’avvio di un Accordo di Programma (AdP) per la variante urbanistica dell’area San Francesco, finalizzato proprio alla realizzazione dello stadio. L’avvio dell’AdP, che include la collaborazione con Regione Lombardia, Città Metropolitana e Ferrovie dello Stato, rappresenta per il Comune un impegno significativo in termini di risorse destinate alla progettazione. Tuttavia, la possibilità di una collocazione alternativa a San Siro mina la concretezza del progetto e preoccupa sia i rappresentanti politici locali sia la cittadinanza, che finora non ha avuto modo di esprimersi pubblicamente su questo tema attraverso referendum o dibattiti pubblici.
Il documento, riporta Calcio e Finanza, invita il Sindaco Squeri e la Giunta a «richiedere formalmente ad AC Milan di esprimere in modo definitivo e formale che la localizzazione dello stadio sul territorio di San Donato Milanese sia la loro unica e imprescindibile opzione». Parallelamente, la mozione chiede la sospensione immediata dell’iter per l’Accordo di Programma, inclusi tutti gli atti collegati, fino a che non sarà pervenuta una risposta formale e irrevocabile da parte del Milan sulla scelta del sito. Tale richiesta, si specifica, è motivata dalla necessità di tutelare l’interesse pubblico e di evitare un potenziale danno erariale che potrebbe richiamare l’attenzione della Corte dei conti.