Sampmania: una bella sgambata (ma quel Kownacki...)
Qualche buona indicazione dal 4 a 1 che i doriani rifilano a Zeman si può trarre. La nota più lieta di serata è la prestazione di Kownacki, nuovo gioiellino in rampa di lancio per Ferrero. Il 99 (numero non facile da portare a Genova) la porta la vede eccome. Lo testimoniano i 5 gol in 181 minuti tra campionato e Coppa: vuol dire trovare la rete ogni mezz'ora, una ogni 36 minuti per l'esattezza. Una media 'alla Schick', concedetemi la similitudine, anche se il polacco è un giocatore totalmente diverso dall'ex numero 14. Più fisico, forse anche più rapido, magari meno tecnico anche se la partita di Coppa ha evidenziato dei fondamentali interessanti, e che possono ancora crescere. A stupire in positivo sono stati i movimenti di Kownacki, con e senza palla. L'ex Lech Poznan non è utile solo negli ultimi 20 metri, ma ha dimostrato di avere gli occhi puntati anche sugli inserimenti dei compagni: per un centravanti non è una dote da poco. Quel Kownacki, insomma, non è niente male. Si merita un'altra occhiata approfondita. Frizzante anche Caprari, che rispetto al compagno di reparto sembra meno freddo a tu per tu con il portiere, ma un brevilineo così abile nel traffico può risultare prezioso contro squadre che chiudono gli spazi agli interpreti offensivi doriani.
Per il resto è stata la solita Samp. Praet ormai non sbaglia un dribbling o un passaggio, mentre la classe di Ramirez non appartiene al sonnacchioso martedì sera di Samp-Pescara. In difesa, Silvestre è una garanzia ma anche capitan Regini ha dimostrato di essere cresciuto: un paio di chiusure del numero 19 – che non ha mai fatto mistero di prediligere il ruolo da centrale – sono state da manuale. Bisogna sottolineare anche la 'prima' di Capezzi con la maglia blucerchiata. Giampaolo lo sta facendo studiare da vice-Torreira, la strada per somigliare al regista uruguaiano è ancora lunga, ma il ragazzo è un classe 1995, dalla sua ha il tempo e la mentalità giusta: con questi due elementi a disposizione, Giampaolo ha dimostrato di poter creare dei capolavori. Capezzi lo ha capito bene.
Alla Samp chiedevamo una sola cosa: passare il turno, magari agevolmente e senza soffrire, per concentrarsi da domani sulla gara di domenica. Giampaolo ha portato a termine la missione in maniera perfetta, risparmiando i titolari e regalando un'iniezione di fiducia fondamentale alla sua squadra. Non c'era modo migliore per preparare la 15° giornata. Saranno novanta minuti in grado di sentenziare qual'è la reale dimensione della squadra genovese. Anche perchè l'impegno con la Lazio, squadra tecnica, che gioca sfruttando le corsie e storicamente ostica per la Samp, è forse uno dei più difficili della stagione. Per certi versi è persino più complessa della partita con la Juve. Una bella sgambata era quello che ci voleva.
@MontaldoLorenzo