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Sampmania: Soriano è l'ago della bilancia
A volte non sono le statistiche a dare il giusto peso ai giocatori, spesso sono le sensazioni. Fateci caso: quando nella Sampdoria di Mihajlovic, Soriano non è in campo oppure non è al massimo come sabato scorso a Firenze la squadra non si riesce ad esprimere. Raccontare il perché non è troppo difficile: il centrocampista sa fare di tutto e quindi se il tecnico non lo schiera gli manca il raccordo naturale tra fase offensiva e difensiva, in più l’italo tedesco continuità è l’unico dei centrocampisti ad avere nelle corde l’ultimo passaggio.
Lunga vita a Soriano quindi perché senza di lui la Sampdoria rischia di smarrirsi ma un difetto va trovato ad ogni giocatore altrimenti come si fa a migliorare, soprattutto se si hanno appena 23 anni? E allora a volte il Soriano fondamentale della Sampdoria lascia spazio al fratello gemello incapace di entrare in partita che veniva visto in campo prima dell’arrivo di Mihajlovic. Non è quello il centrocampista di cui la Samp ha bisogno per arrivare in Europa, per centrare la luna oppure per cadere sulle stelle ci vuole il Soriano migliore perché con lui, Eder, Eto’o e Muriel il gap tecnico con le avversarie si può limitare. Il resto lo devono fare i “gregari” come sempre atleticamente cattivi e mai domi, così li vuole Mihajlovic, l’allenatore che ha stravolto la vita a Soriano e ora punta a farlo anche con la Sampdoria.