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    Sampmania: Samp-Milan ti rimette in pace con il mondo

    Sampmania: Samp-Milan ti rimette in pace con il mondo

    • Lorenzo Montaldo
    Mentre scrivo questo Sampmania è l'1.30 di notte, che poi tra poco saranno le 3 e nemmeno me ne sarò accorto, ma lasciamo stare. Quindi perdonatemi qualche eventuale strafalcione, per questa volta. Ovviamente ero già a letto, pensavo di dormire ma poi ci ho riflettuto e ho capito che era meglio buttare giù qualche riga per provare a sfruttare quel groppo di emozioni che solo un Samp-Milan di questo tipo ti può lasciare dentro. Finalmente torniamo a parlare di campo, ed è la cosa migliore da fare dopo una settimana vissuta in una continua altalena di emozioni. Alle volte qualcuno pensa che i giornalisti si divertano soltanto a scrivere di cessioni, calciomercato e varie, ma non è così. Siamo umani, tutti, e il motivo per cui originariamente ci appassioniamo al calcio non sono le plusvalenze, le due diligence o quanto guadagnerà quel centrocampista o questo difensore. Il motivo per cui amiamo il calcio è il calcio, è quello che succede sul rettangolo di gioco. Anche a noi piace scrivere della partita. E un Samp-Milan del genere, ve lo garantisco, ti rimette in pace con il mondo.

    Ma avete visto che Sampdoria? Eravate a Marassi, o davanti al televisore? Se la risposta è sì, beati voi, perchè non vi siete persi novanta minuti di libidine pura. Il Doria ha tirato fuori dal cilindro una partita meravigliosa, dal sapore retrò, una di quelle battaglie che ti riportano indietro nel tempo, alle cabine telefoniche e ai walk man da passeggio. Alla faccia del 'risentire delle notizie sulla cessione', viene da dire. Se l'effetto è questo, sarà meglio scrivere qualcosa tutti i giorni, piuttosto invento. La prossima cordata interessata alla Samp sarà composta da Alien, Chuck Norris, Superman e Bill Gates, io ve lo dico già. Domani uscirò così qui su Calciomercato.com. Certo, poi l'Ordine mi straccia il tesserino, ma è per una buona causa.

    Nella settimana più difficile, condizionata da infortuni e rumors, Giampaolo ha fatto l'unica cosa sensata: ha reso la sua Samp impermeabile (non ho idea di come ci sia riuscito) e ha tirato fuori un manifesto del Giampaolismo allo stato puro. I blucerchiati hanno martellato il Milan con un pressing asfissante, incessante, continuo. Sì, alla fine hai vinto perchè Donnarumma ha sparato un rinvio sui piedi di Defrel, che però era lì, a infastidire il portiere rossonero dopo un retropassaggio come se ne vedono tanti ogni domenica. Limitarsi all'inciampo dell'estremo difensore ospite sarebbe riduttivo e poco onesto. La Samp ha meritato di vincere la partita, ha sciupato almeno un paio di chance per chiudere la gara con il raddoppio, e a dirlo sono i numeri. 14 tiri a 7, 10 occasioni da gol contro le 3 (tre!) concesse alla squadra di Gattuso, vi bastano come dati? La Samp ha corso di più (116 km complessivi contro i 114 del Diavolo) e meglio. Ha vinto una partita vera, contro una squadra in lotta per la Champions, e ha legittimato le sue ambizioni europee. Il ciclo di ferro con Milan, Torino, Roma e derby faceva paura, ma ora ne fa un pochino di meno. E a parlare di rigori più o meno presunti scappa quasi da ridere. Forse qualcuno si è dimenticato il fallo di mano di Higuain dell'andata, che ha portato al gol rossonero del 2-2, oppure il rigore non concesso alla Samp per un intervento ben più vistoso in Coppa Italia? Situazioni decisamente marchiane.

    Piuttosto, conviene 'farsi furbi' ed imparare da una squadra decisamente più scafata della Samp. Avete visto dove erano i rossoneri quando l'arbitro consultava la moviola? Tutti attorno al monitor e ad Orsato. Ma proprio tutti eh, compresa panchina e massaggiatori. Probabilmente c'erano pure la moglie, gli zii e i cugini di qualche giocatore, scesi dalla tribuna per fare numero mentre quarto uomo e guardalinee che cercavano – invano – di allontanare i vari Castillejo, Romagnoli, Gattuso. A livello umano è persino comprensibile, è il 90' e ti stai giocando tantissimo, ma faccio ugualmente una proposta, mettiamo un piccolo container a bordocampo, una cabina insonorizzata per gli arbitri. Che poi, ve lo confesso, quando Orsato è andato al Var ero praticamente certo che avrebbe concesso il tiro dagli undici metri. Sarebbe stata una beffa perfettamente in linea con quelle che abbiamo maturato in questa stagione contro i rossoneri. Ve lo ricordate il 3-2 a San Siro, con il gol di Suso? Oppure lo 0-2 al Ferraris di Coppa Italia arrivato ai supplementari dopo una partita dominata dalla Samp? Va bene così, alla fine abbiamo vinto la partita più importante, quella che ci permette ancora di sognare. A proposito di sognare: come previsto sono le 3.30 del mattino, sarà il caso che a sognare ci vada sul serio. Prima però lancio un appello alla Sud. Quel coro, quello alla fine, quello del 'Portaci, portaci, portaci in …...', non facciamolo vi prego. Porta sfiga.

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