Sampmania:| Salvarsi grazie al passato
Sampdoria-Brescia sarà per entrambe le squadre l'ultima occasione per continuare a credere nella salvezza. Chi sbaglierà sarà sbattuto fuori dalla lotta senza possibilità di replica, il vincente potrà lottare ancora fino alla fine per quel traguardo che nel caso bresciano rappresenterebbe il giusto 'scudetto', mentre per i blucerchiati coinciderebbe con la magrissima consolazione di salvare una stagione davvero da dimenticare. La vittoria di Bari ha regalato i primi tre punti a Cavasin, ma la squadra in campo non ha dato l'impressione di aver svoltato. Un solo gol (su rigore) è davvero poco contro una compagine ormai retrocessa da tempo e senza nessuno stimolo. Il vero salvagente ai blucerchiati è stato lanciato dal Genoa, che battendo prima il Brescia e poi il Lecce ha riacceso le speranze salvezza. Onore ai 'cugini': in nessuna altra città di Italia sarebbe potuto succedere qualcosa del genere.
Domenica nessuno potrà più aiutare la Sampdoria: bisognerà vincere a tutti i costi sul campo, e lì nessuno regalerà mai niente, men che meno un Brescia capace di mettere in forte difficoltà l'ormai quasi scudettato Milan. La sensazione è che Cavasin finalmente abbia capito che per salvare la Samp dal baratro non ci voglia un allenatore 'fenomeno' ma solo qualcuno che rimetta in campo la maggior parte dei giocatori che l'hanno scorso avevano lanciato i colori blucerchiati verso il quarto posto. Basta esperimenti cervellotici con difese a tre, fantasisti inventati o riciclati, uniche punte che non segnano neanche con le mani. Per ritrovare la giusta compattezza è bastato rimettere in campo il 4-4-2 su cui questa squadra è stata costruita per ben due estati di fila da gente come Marotta e Del Neri, fenomeni veri e non solo a parole.
In campo domenica andranno nove undicesimi della squadra che a gennaio 2010 affondò l'Udinese lanciando verso il quarto posto l'armata blucerchiata. La difesa sarà composta dai quattro che l'anno scorso finirono per essere i meno battuti d'Europa tra le mura amiche. Eliminata l'ipotesi del fantasista, apparsa già con Di Carlo un'utopia, si tornerà a giocare sulle fasce per la gioia di Pozzi e di tutti i tifosi che vorrebbero ogni tanto vedere anche qualche tiro in porta. Vicino al numero 9 cerchiato di blu sembra molto probabile l'accantonamento di Maccarone: giusto così, lui di occasioni ne ha avute e tante, ora toccherà a Biabiany o Macheda. La Samp ritorna dunque al passato per trovare quelle certezze che sono mancate come l'aria ad un gruppo che domenica avrà tutto nelle sue mani. Ci vorrà una Samp in formato Champions, senza fenomeni ma con attributi da vendere.