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    Sampmania:| Rossi, Osti e la via dell'esperienza

    Sampmania:| Rossi, Osti e la via dell'esperienza

    La Sampdoria ci ha provato e creduto fino in fondo. Puntare sui giovani in campo e fuori, farlo veramente e non solo sbandierarlo. La rosa più giovane o quasi dell'intera serie A era stata messa in mano a Ferrara e Sensibile, talenti del calcio acerbi ma con tanta voglia di crescere. Edoardo Garrone è stato sponsor principale di questa avventura che sembrava aver trovato la formula giusta, ma che dopo sette sconfitte consecutive e piccoli segnali di risveglio è naufragata. Peccato, ma forse la Sampdoria non era ancora pronta. Un anno di serie B è stato durissimo, ha insegnato molto ai ragazzini terribili blucerchiati, ma non tutto. 

    Nella massima serie la cose sono diventate più difficili, e nonostante la piena fiducia accordata a tutti da Ferrara il cammino è stato impervio e irto di difficoltà. La Sampdoria ha pensato a lungo alla rivoluzione e alla fine ha ceduto alla strada della sicurezza. Sono arrivati Delio Rossi e Carlo Osti, due che masticano calcio da sempre, capaci di partire dal basso imparare e insegnare l'arte pallonara a tutti i livelli fino a raggiungere il gradino più alto. La cosa migliore per la Samp dei giovani inghiottita dalla crisi e dall'eterna paura dell'inferno in cui si era cacciata subito dopo il brillante inizio di campionato. Si riparte da qui, dall'esperienza nella sala comando, per aiutare coloro che saranno il futuro della Sampdoria.

    Idea giusta e più convenzionale che non nasconde un progetto ambizioso. Delio Rossi, l'uomo dei sogni di Edoardo Garrone, è pronto a lanciarsi in questa sfida ben sapendo che il futuro è nelle sue mani. In pochi giorni ha già cambiato tutto puntando forte sul duro lavoro e sulla rivoluzione tattica. Trequartista e due punte, quello che Ferrara non aveva mai neanche immaginato. Nuove idee, nuove scelte e tanta esperienza messa a disposizione dei più giovani. Il progetto blucerchiato riparte con basi più solide e la prossima sfida sarà il mercato di gennaio. Nessuna rivoluzione ma pochi colpi mirati, tutti sotto il segno dell'esperienza.

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