Sampmania:| Risorgere dalle ceneri
Si è concluso ieri il mercato di gennaio: di riparazione per gli altri, disastroso per la Sampdoria. Le partenze di Pazzini e Cassano hanno sconfortato l'ambiente - che teme la smobilitazione -, e il presidente Garrone, il d.s. Tosi e mister Di Carlo sono sotto accusa. In questo quadro non certo idilliaco la stagione della Samp riparte dal pesante tonfo di Napoli e dalla sfida contro il Cagliari. I blucerchiati ripartono ridimensionati da un gennaio 'Pazzo'; obiettivi ad oggi non ce ne sono se non arrivare il prima possibile a quota quaranta punti.
Il futuro non si presenta nel migliore dei modi, ma forse qualche speranza di vedere ripartire un progetto serio c'è. Il primo passo è dimenticare la splendida cavalcata Champions dell'anno scorso, dopo le partenze di Marotta, Del Neri, Storari, Pazzini, Cassano e l'infortunio di Semioli. Quella squadra non esiste, così come quell'entusiasmo è svanito nel nulla a soli nove mesi dall'imponente salto di Pazzini sopra la schiena di Santacroce che regalò il quarto posto. Dal Napoli a Napoli, il ciclo è definitivamente chiuso.
La nuova era blucerchiata avrà come muro portante Angelo Palombo. Il capitano nelle prossime settimane dovrebbe prolungare il contratto fino al 2015 e quindi chiudere la carriera a Genova. Nove anni fa arrivò a Bogliasco come promettente giovane, in una piazza che ribolliva di entusiasmo per l'insediamento di Riccardo Garrone. Ora verrà affidato a lui il compito di far ripartire la Samp. Palombo ma non solo: ora come ora, persi i fuoriclasse, l'unica speranza è riposta nei tanti giovani che hanno conosciuto il successo con la Primavera. Primo fra tutti Andrea Poli: il talentuoso centrocampista è fisicamente tornato ad alti livelli, in campo gioca da veterano e sarebbe importante per la sua crescita affidargli una maglia da titolare almeno da qui a fine campionato. Rischio calcolato, visto che già l'anno scorso il posto se lo andò a prendere in una situazione totalmente diversa e ben più impegnativa.
La prima parte di 2011 sarà un banco di prova molto importante per Koman, Volta e il neo acquisto Biabiany. A loro andrà data la possibilità di giocare per analizzare veramente se hanno qualità per far rinascere la Sampdoria. Icardi, Celjak e Obiang dovranno essere inseriti gradualmente, ma fargli già conoscere il professionismo potrebbe essere un passo avanti. Certo in questa ottica la cessione di Marilungo rimane un po' un mistero, ma come già detto il mercato è stato di riparazione per gli altri, non per la Samp.