Venerdì sarà il giorno decisivo, la Sampdoria parlerà con il Livorno di Spinelli per provare a strappargli il bomber della promozione, Paulinho. L’offerta c’è: quattro milioni di euro più almeno i cartellini di due giocatori. Insomma, mica una cosa da niente per la Sampdoria che con un bilancio in rosso causa retrocessione punterà su di lui una buona parte del tesoretto derivante dalle cessioni di Icardi e Poli.

Un esborso del genere fa pensare che Paulinho verrà a Genova non a studiare la serie A ma per essere subito protagonista. Una grande occasione per lui, questo è certo, ma tra i tifosi si apre un dubbio amletico: il brasiliano è l’uomo giusto? oppure non riuscirà mai ad essere attaccante di livello nella massima serie come fatto vedere in serie B?

La sentenza ovviamente arriverà solo una volta che il campionato sarà iniziato, per ora si possono fare solo delle ipotesi su quello fatto vedere in passato. Paulinho non è più un ragazzino, con la maglia del Livorno ha sempre fatto gol anche nelle stagioni più difficili, fino ad arrivare all’exploit di quest’anno. A suo favore giocano e non poco anche i tre gol messi a segno nei play off, un po’ come dire: quando i duri iniziano a giocare Paulinho è sempre presente. E allora da dove scaturiscono i dubbi? Semplicemente dal fatto che l’attaccante la serie A l’ha solo assaggiata senza peraltro lasciare il segno. A sua discolpa non hanno giocato a favore la giovanissima età e il tempo a disposizione, ma i fatti rimangono quelli.

Ora che è cresciuto la Sampdoria punta tutto su di lui, non resta che credere nel fiuto per il talento di Carlo Osti e nella capacità del gruppo di far inserire Paulinho al meglio, magari senza che l’ambiente lo carichi troppo di responsabilità. Per il resto toccherà al campo, ma questo quando si parla di mercato è ormai un’ovvietà.