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    Sampmania: pare che a fine mercato giocheremo con la Primavera

    Sampmania: pare che a fine mercato giocheremo con la Primavera

    • Lorenzo Montaldo
    Finalmente è tornato il calciomercato. Mi mancava un sacco, dico la verità, perchè è uno dei periodi più divertenti dell'anno. E raramente è caduto a fagiolo come in questo 2019, considerata la lunga sosta per le vacanze dei calciatori. Piccolo inciso: seriamente c'era bisogno di giocare a Santo Stefano, per spararsi 'ste due settimane di vuoto? Meno male che c'è la Coppa Italia, va. Certo, che poi siano bastate nemmeno 24 ore per avere la Sampdoria virtualmente senza giocatori, è un altro paio di maniche. Hai voglia a ripetere come un mantra che “A gennaio non partirà nessuno dei titolari”, o a dire che la formazione non verrà toccata. Neppure il tempo di entrare in ufficio e prendere il primo caffé, la situazione su alcuni quotidiani era già qualcosa del tipo: Andersen all'Inter (o alla Juve, scegliete voi), Sala alla Lazio, Tonelli di ritorno a Napoli, Jankto verso Milano, Kownacki conteso tra Empoli e Chievo e Defrel diretto in Inghilterra. Roba che Giampaolo di questo passo rischierebbe di giocare con i Primavera. E dire che ormai negli ultimi anni la Samp la lezione sembra averla imparata: non si fanno rivoluzioni a gennaio, specialmente se la squadra funziona.

    In effetti le cose ai blucerchiati girano che è un piacere. Tutto segue il copione: i nuovi acquisti non fanno rimpiangere quelli che il Doria l'hanno lasciato, le future plusvalenze crescono giorno dopo giorno, 'Quaglia'  segna come un venticinquenne, Giampaolo continua a spararci qualche supercazzola  in conferenza stampa (secondo me si diverte come un pazzo), Ferrero fa gli auguri “HAI ferrotranviari” su Twitter... Insomma, è sempre la solita Samp. Perchè andare a – pardon, ha - toccare meccanismi che funzionano, pur non avendo necessità di farlo? Perchè vendere Andersen già a gennaio a X (sostituire 'X' con nome di squadra a scelta “tra le prime sei del campionato”, giusto per citare il padre-agente del danese), con il giocatore ha appena rinnovato? Perchè fare un favore all'Inter di turno, perdendo anche svariati milioni, quando probabilmente a giugno si potrebbe scatenare un'asta che neanche ad 'Affari al buio'? Perchè impelagarsi in arzigogolate operazioni con Defrel, pur di liberarsi di un giocatore che la Samp per sua diretta ammissione cercava da tempo e per cui è stato sacrificato anche un certo Zapata, il mio vero grande rimpianto estivo? Troppe domande, dite voi? Lo so, è un mio difetto, sono ancora nella fase pedagogica del 'perchè'. Tutto può succedere nel calcio, è vero, ma se c'è una cosa che ho imparato dal mercato è che, nel 99% dei casi, se un'operazione non ti conviene non la fai. Sembra semplice e piuttosto scontato, lo so, ma è la regola base. E la risposta a tutti i quesiti è sempre la stessa: alla Samp non giovano scenari del genere. Per questo motivo sono abbastanza convinto che tutti questi interessamenti – reali, per carità – rimarranno tali.

    L'eventualità peggiore però sarebbe quella di perdere Tonelli. Si era diffusa la voce di un possibile rientro a Napoli già a gennaio, per non versare la cifra del riscatto, considerato alto e automatico dopo la 19° presenza. Infatti la Samp si è prontamente data da fare per lasciar trapelare la sua versione dei fatti: il riscatto diventa obbligo alla 25° presenza, non alla 19°, e per un importo di 7,5 milioni. Tutto un altro paio di maniche. Salutare anticipatamente Tonelli sarebbe un vero e proprio suicidio. Certo, c'è Colley che sta dimostrando di essere assolutamente all'altezza, ma tre centrali insieme di questo livello raramente si sono visti a Genova negli ultimi anni. Come dice il buon Gigi Cagni, prima di attaccare devi pensare a difendere. Con un terzetto del genere, lo fai benone: hai l'irruenza e la fisicità di Colley, la classe cristallina di Andersen, e poi c'è Tonelli, che miscela le qualità di entrambi e le mescola con un'intelligenza tattica alla Giampaolo. E quando mai trovi un altro così?

    Una piccola suggestione per questo gennaio però ce l'ho. E' quella di rivedere Gabbiadini in blucerchiato. Il mio pensiero sull'attaccante oggi al Southampton, e il motivo per cui lo ritengo semplicemente il profilo perfetto per la Samp, lo trovate in questo articolo di metà novembre. Che poi sia fattibile andarlo a prendere nella sessione invernale, è tutto un altro paio di maniche. Lo vuole il Betis, e gli spagnoli possono muoversi più rapidamente della Samp, senza dimenticarsi che da Corte Lambruschini prima devono anche completare qualche movimento in attacco. Ma sognare non costa nulla. E poi qualcuno dovremo pur prenderlo, anche per non giocare in otto o nove alla ripresa della Serie A.

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