Grandi manovre in casa Sampdoria, dopo aver abbandonato il treno per la lotta salvezza. Guardando avanti si punta il mirino su Chievo e Parma, due sfide casalinghe, due match ball per salutare la compagnia e guardare la classifica con sempre meno apprensione. La Sampdoria non andrà in serie B, questo è sicuro, perché ha un organico importante, dei giovani promettenti e un condottiero in campo che sa cosa è meglio per la squadra. La battaglia salvezza è stata vinta, e visto l'impossibilità di guardare più in alto per il troppo ritardo accumulato, si pensa al futuro. Squadra che vince non si cambia, e allora Edoardo Garrone inizia le grandi manovre per confermare il blocco vincente fuori dal rettangolo verde. 

Delio Rossi e Carlo Osti rimarranno a Bogliasco fino al 2015, giusto riconoscimento per quello che hanno fatto in questi primi mesi. Il tecnico ha meriti enormi. Oltre alla classifica, che parla da sola, ha avuto il merito di rilanciare alcuni elementi apparsi in ombra nell'era Ferrara, Estigarribia e De Silvestri su tutti, tralasciando per ovvi motivi il miracolo Palombo. Tre innesti perfetti per il suo 3-5-2, fatto di corsa e geometrie, e di giovani. L'aspetto che in realtà, alla Sampdoria, importava di più. La splendida nidiata aveva bisogno di una guida e Delio Rossi si è rivelato l'uomo giusto. I già titolari di Ferrara - Obiang per fare un esempio - crescono, altri - Krsticic e Icardi - dimostrano partita dopo partita di essere migliori di chi sta seduto in panchina.

Delio Rossi fino al 2015, così come Carlo Osti. E questo punto non era così scontato all’inizio del mandato del neo direttore sportivo. In molti lo avevano etichettato come traghettatore verso l'era Perinetti. Così non sarà, perché Osti ha messo bocca sulla scelta azzeccata di Delio Rossi e poi ha fatto la nozze con i fichi secchi. Sansone è colpo geniale, almeno per quello che si è visto nelle prime uscite, e l'oggetto misterioso Rodriguez inizia già ad impressionare a Bogliasco, aspettando il verdetto del campo. La Sampdoria è tornata a correre e non vuole più fermarsi, Edoardo Garrone ha scelto la via del futuro con Rinaldo Sagramola, Carlo Osti e Delio Rossi in prima linea. Continuità, esperienza e competenza: e adesso chi la ferma più?