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Sampmania: nuvoloni neri e spettri minacciosi
Come è strano il calcio: proprio nella partita che poteva essere il crocevia della stagione, le tendenze che hanno caratterizzato tutta un annanta si sono invertite. La Samp non subisce di reti, non accadeva dal 20 dicembre, ma non riesce a metterne a segno neppure una. E questo invece non succedeva dal 22 novembre.
I segnali non sono confortanti per i blucerchiati. Lo spettro del 2011 aleggia sempre su Corte Lambruschini, le squadre dietro non si fermano, il Frosinone è lì a dimostrarlo, e il Doria è impaurito, contratto, pieno di dubbi e punti di domanda. In molti, poi, iniziano a domandarsi se realmente il lavoro di Montella stia pagando o se invece il tecnico stia andando incontro al primo fallimento della sua sin qui scintillante carriera da allenatore. Io, personalmente, continuo a ritenerlo un grande tecnico, arrivato nel momento peggiore possibile.
Sarebbe bastato un episodio, alla Samp. A quest'ora, con 3 punti in più, anche arrivati con una prestazione non indimenticabile, staremmo parlando di una rinascita. La classifica sorriderebbe di ai blucerchiati, la zona calda potrebbe essere un po' più lontana, insomma, si farebbero considerazioni opposte a quelle fatte oggi. Ma il condizionale, nel calcio, conta quanto il due di picche a briscola.
In realtà, in questo momento il cielo sopra Genova è denso di nuvoloni neri e minacciosi. Un po' come quelli che ieri si sono addensati sul Ferraris, scaricando una pioggia fredda e fina, foriera di cattivi presagi. Il prossimo turno la Samp farà visita all'Inter, poi a Marassi arriverà proprio il Frosinone, per un vero e proprio spareggio salvezza. La truppa di Montella non ha nel suo DNA la lotta dei campi di periferia, la mentalità da provinciale che deve strappare ogni pallone per evitare la retrocessione. Cosa che invece gli avversari possiedono in abbondanza. La fibra è quella di una squadra che accarezza il pallone, delicata e arzigogolata. Ma ci sono momenti in cui bisogna indossare l'elmetto e sporcarsi di fango, con buona pace del bel gioco: questo è uno di quelli.