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Sampmania: poche parole, tanta amarezza
La Samp avrebbe dovuto chiudere il primo tempo in vantaggio, e l'azione che ha portato allo 0-1 dei rossoneri non avrebbe neppure dovuto completarsi. Nell'intervallo, in tribuna stampa, nessuno dei giornalisti presenti, nonostante internet, le applicazioni sui telefoni, le immagini e ogni qualsivoglia tipo di aiuto aveva capito cosa avesse fischiato il signor Valeri per annullare il gol di Dodò. Fuorigioco? Magari si, se Quagliarella toccasse la palla. Cosa che non avviene. Carica sul portiere? Men che meno. Se a ciò aggiungiamo un fallo, non chiarissimo forse ma che in 9 occasioni su 10 viene fischiato, sullo stesso Dodò che ha consentito a Bonaventura di rubare palla alla Samp e poi di servire Bacca per la rete dello 0-1, è facile comprendere che la partita da commentare sarebbe dovuta essere totalmente diversa.
E allora da una serata del genere prendiamo di buono la grande prova di De Silvestri, l'ottimo Viviano (due grandi parate, sempre su Bacca, la prima davvero straordinaria), la costante rinascita di Krsticic e la prestazione di una squadra compatta, finalmente solida e ben posizionata in campo. E' abbastanza? No, perchè la classifica dice che i punti di vantaggio dal terzultimo posto sono 6, e perchè il problema della Samp ora è rappresentato dalla scarsa vena realizzativa e dalla poca pericolosità negli ultimi venti metri. Situazione abbastanza paradossale, tenendo conto anche degli interpreti in avanti a disposizione di mister Montella. Sta mancando un po' di 'cattiveria' (ma guai ad usare questo termine con l'Aeroplanino, proprio non lo vuole sentire).
E' vero, la Samp avrebbe potuto cercare di riaddrizzare la partita nel finale, eppure l'impeto doriano si è spento. E' vero, i subentrati (Muriel, per quanto con pochissimi minuti a disposizione) e Correa non sono riusciti a dare la scossa all'undici di Montella. E' vero, leggere e discutere di arbitri stufa e annoia, figuratevi a chi ne deve scrivere. Però, ve lo assicuriamo, quando si è dalla parte sbagliata, quando si torna a casa con la pancia piena di amarezza e vuota di punti, è difficile non farlo.