Sampmania:| Niente paura, c'è il 'Pazzo'
Partita virtualmente chiusa dopo 45 minuti, clamorosamente riaperta e infine vinta. Un infarto sfiorato, quello del presidente Garrone, come da lui dichiarato a fine gara, e la paura di vincere finalmente riposta nel cassetto. Giampaolo Pazzini con questa tripletta si è ripreso la sua Samp, zittendo tutti quelli che lo credevano incapace di segnare senza il gemello Cassano.
Il pomeriggio di Lecce regala certezze e dubbi a Mimmo Di Carlo. Il bomber ritrovato fa dormire sonni tranquilli ad una squadra che fa una fatica tremenda a sbattere la palla in rete. Gianluca Curci cresce di partita in partita, regala punti e scaccia, se ce ne fosse ancora bisogno, i fantasmi di Storari e Castellazzi. E poi ancora la verve di Ziegler, il ritorno ad alti livelli di Poli, e un Marilungo finalmente decisivo anche in attacco dopo il tanto, troppo lavoro fatto ad aiutare i compagni in fase difensiva.
Rimane da cancellare l'incredibile black out della ripresa. Come fa una squadra che vince 2-0 in trasferta a fine primo tempo, con un uomo in più, a farsi rimontare? La risposta è semplice: la Samp è stata attanagliata dalla paura. Le gambe non si muovevano, la testa lavorava troppo lentamente, e anche la difesa dopo un periodo di perfezione pressoché assoluta è tornata a sbagliare. Paura di vincere dopo tanti risultati non del tutto negativi ma che hanno lasciato l'amaro in bocca; paura di non riuscire a scacciare lo spettro della questione Cassano, che in un momento delicato come questo (sabato arriva il MIlan e mercoledì 1 dicembre ci si gioca il tutto per tutto in Europa contro il Psv) bisognerebbe lasciare decisamente perdere.
Di Carlo poi ci ha messo del suo arretrando troppo il baricentro con gli innesti di Mannini e Dessena, quando mancava ancora un'infinità al termine. Vedendo questi cambi, forse la squadra ha perso un po' di sicurezza è si è ritrovata tutto il Lecce nella proprio metà campo. A chiudere i giochi ci ha pensato ancora una volta San Pazzini, elemento imprescindibile che è tornato ad essere il re MIda blucerchiato. Ogni pallone toccato è un gol: certo che se gliene arrivasse qualcuno in più...