Signori e signore benvenuti alla domenica dei perdenti. La Sampdoria crolla in casa 4-0 ma in pochi se ne accorgono perché il triangolo Icardi-Wanda-Maxi ingoia tutto, perché la sfida sul campo è stata (purtroppo per chi ama il calcio) solo il corollario di una partita triste tra due ragazzini argentini incapaci di separare il privato dal pubblico e tutti gli sono andati dietro guardando solo alla stretta di mano non data, all’esultanza sotto la Sud a twitter e via dicendo.

Quanti perdenti a Marassi ieri! C’è Mauro Icardi che vince la sfida sul campo, segna due gol, si fa notare per talento e fiuto del gol e poi rovina tutto con l’inutile gesto rivolto ai suoi ex tifosi. C’è Maxi Lopez che rifiuta la mano del rivale in amore, poi quando lo stesso si fionda sotto la “sua” gradinata si gira dall’altra parte facendo finta di non vedere, insieme a tutti i compagni e infine sbaglia un rigore non suo, quello che avrebbe cambiato la partita. Se il ragazzino di certo non brilla per intelligenza, il più esperto collega dimostra di non avere cuore e testa completamente concentrati sulla Sampdoria, peccato capitale per un professionista. Caro Maxi non importa che cosa ti sia successo nella vita, la Samp viene prima di tutto.

Hanno perso loro e poi ha perso Eder caduto nel trappolone nerazzurro del nervosismo esasperato come un novellino e reo di non aver tirato un rigore che era il suo di diritto. Se un allenatore sceglie il rigorista lo fa per il bene della squadra, altrimenti lascerebbe la scelta a chi è in campo. In tutto questo ha perso la Sampdoria, malamente, perché prendere quattro gol in casa fa male soprattutto dopo un primo tempo giocato meglio dell’avversario. E’vero, tre punti non avrebbero cambiato la stagione ma sarebbero stati importanti per capire il valore reale di una squadra che sa già di essere più forte delle piccole ma che non riesce a sgambettare le grandi. Prova di maturità fallita da tutti e su tutti i fronti. L’unica cosa buona? Sampdoria-Inter è finita, ora il triangolo Maxi-Wanda-Icardi può non interessare più.