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    Sampmania: possiamo davvero fare a meno di Ramirez?

    Sampmania: possiamo davvero fare a meno di Ramirez?

    • Lorenzo Montaldo
    ​I tanti mesi di lontananza dal campo rischiano di farci dimenticare quale era la situazione della Sampdoria 2019-2020. Il tempo, come sempre accade, ovatta e attenua i ricordi e le emozioni. Per esempio, ho come l’impressione che in molti si siano scordati la modestia dell’organico blucerchiato, e pure le enormi difficoltà che la formazione doriana stava attraversando pre-Covid. Sento spesso dire che la salvezza “non sarebbe stata una passeggiata” se il campionato fosse proseguito regolarmente. Non sono per niente d’accordo: sarebbe stato molto peggio, una vera agonia nel corso di un cammino costellato di trappole e ostacoli. Ma questo è un altro discorso.

    La modestia di mezzi tecnici evidenziata dall’ultima Sampdoria che abbiamo ‘ammirato’ (si fa per dire) mi serve da spunto per sottolineare l’importanza di Gaston Ramirez. In una squadra così povera a livello tecnico e qualitativo, l’uruguaiano non può essere un’alternativa di formazione. Ritengo anzi che la Sampdoria sia chiamata ad una scelta ben precisa: o mette al centro del progetto Ramirez, o se ne libera. Il limbo non fa bene a nessuno.

    Penso che i piani alti di Corte Lambruschini si troveranno a dover scegliere tra due vie. La prima prevede una formazione costruita attorno all’uruguaiano, che ha 29 anni, uno stipendio da top player per il Doria, è nel pieno della maturità sportiva e fisica, e può contare sul carisma necessario per catalizzare la squadra attorno a sé. Questa deve essere una delle primissime mosse in vista del prossimo campionato. Mi spiego meglio: se la scelta di mercato della Sampdoria dovesse tendere ad una riconferma di Ramirez, tutte le decisioni da quel punto in poi dovranno essere rivolte alla necessità di mettere l’ex Bologna nella condizione di esprimersi al meglio. La prima, naturale conseguenza di ciò sarebbe il cambio modulo, con l’impiego del trequartista – la posizione dove dà il meglio di sé – e presumibilmente il ritorno al rombo. Si tratterebbe della scelta più conservativa, e probabilmente anche della meno traumatica: Ranieri ha già i giocatori adatti al 4-3-1-2, l’ossatura della squadra conosce i movimenti già dall’era Giampaolo, e le eventuali cessioni andrebbero colmate ‘semplicemente’ rimpiazzando i partenti con giocatori più giovani, meno costosi ma altrettanto performanti. Facile, no?

    L’altra via, invece,diventerà fisiologica se la Samp dovesse considerare finito il ciclo in blucerchiato di Ramirez, o se il giocatore stesso dovesse legittimamente decidere di cambiare aria. Il Doria si ritroverebbe (ancora) più povero a livello tecnico, ma con un bagaglio più ampio di possibilità in chiave mercato. Ranieri avrebbe la possibilità di scegliere autonomamente modulo e giocatori, alcuni dei ragazzi attualmente in rosa potrebbero essere rivitalizzati o reinventati in altre posizioni, e Corte Lambruschini si toglierebbe un ingaggio pesante da 2,2 milioni lordi a stagione rientrando parzialmente degli 11 milioni versati a suo tempo al Southampton per averlo.

    Discriminante fondamentale per prendere tale decisione sarà la considerazione sulla continuità di Ramirez nell’arco di un campionato. Quali perplessità potrebbero esserci su un calciatore in possesso della sua qualità? Esclusivamente due: la garanzia di rendimento e il forte temperamento del giocatore. La prima è il vero cruccio della sua carriera. Se Ramirez riuscisse a mantenere lo stesso standard per 38 partite, è scontato dire che oggi non giocherebbe per la Sampdoria. Il carattere deciso e per certi versi fumantino del calciatore invece è un pregio e contemporaneamente un difetto: sia Ranieri che Giampaolo lo hanno rimproverato per le troppe ammonizioni, ma la grinta e la cattiveria agonista che mostra in ogni partita sono evidentemente un valore aggiunto. La famosa ‘garra’ tanto cara a Lele Adani è una lama a doppio taglio. Va presa così, a scatola chiusa. La domanda da farsi, se mai, è un'altra? La Sampdoria può fare a meno di Ramirez?

    Cosa sceglierà la Samp, non lo so. Io propenderei per una conferma di Gaston in blucerchiato, credo che per il livello attuale della Samp sia un lusso potersi concedere un giocatore del genere. Quali che siano le decisioni, però, vanno prese in fretta. Recentemente il procuratore ha ammesso di non avere parlato ancora con la Samp circa il rinnovo, e di voler aspettare il rientro in campo. Gettare qualche base già ora, però, non sarebbe male. Anche perché perdere Ramirez in questo momento, vorrebbe dire privarsene per una cifra che non rispecchia il suo valore e il suo peso specifico all’interno della Samp. Sarebbe uno spreco, e io gli sprechi li odio. Specialmente se non possiamo permetterceli.

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