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    Sampmania:| La fame di Sensibile

    Sampmania:| La fame di Sensibile

    Ore 15.30: Pasquale Sensibile, sciarpa blucerchiata al collo, inizia ufficialmente la sua avventura alla Sampdoria. E' stata una giornata lunga per il direttore sportivo, che in mattinata ha dato l'addio ai suoi vecchi tifosi a Novara per poi nel pomeriggio presentarsi a quelli blucerchiati. Dalla serie A alla serie B in poco più di mezza giornata: anche Sensibile, come la Samp, ha compiuto il grande salto all'indietro.

    I contenuti della conferenza stampa di presentazione erano noti, le idee di oggi sono le stesse che negli ultimi giorni il dirigente ha espresso nelle molte interviste rilasciate nei giorni scorsi. La linea guida è una: solo chi è motivato vestirà la maglia blucerchiata il prossimo anno. La fame che è mancata nel tragico finale di campionato dovrà tornare ad impossessarsi dei protagonisti, altrimenti la scalata alla serie A si preannuncia davvero difficile.

    E di fame, da quello che si è visto anche oggi, Pasquale Sensibile ne ha molta. D'altra parte se così non fosse chi gliel'avrebbe fatto fare di lasciare la cenerentola Novara per approdare nel tempestoso porto della Sampdoria? La sua risposta è semplice: 'Mi sono liberato un mese e mezzo fa perché temevo di non avere più le motivazioni giuste per affrontare con la stessa cattiveria di sempre il mio impegno'.

    Fame, motivazione, chiamatela un po' come volete, ma questa idea da qui all'inizio della stagione la sentiremo ripetere talmente tante volte da stufarci. Perché alla Sampdoria non interessano i giocatori in fase calante, ma solo quelli che avranno la voglia di mettersi in gioco. Parola di Sensibile e di Edoardo Garrone, che lo ha scelto proprio perché in lui ha visto quegli occhi della tigre capaci di riportare entusiasmo in una piazza scivolata troppo in basso per non avere contraccolpi.

    Il progetto è chiaro, le parole continuano ad esser quelle giuste: ora è il momento dei fatti. Dopo Sensibile, giovedì, toccherà ad Atzori, e forse durante la sua presentazione verrà fuori qualcosa di più calcistico e meno ideale. Perché è sul campo che Sensibile ed Atzori dovranno mantenere le promesse di una nuova Samp, feroce e orgogliosa, capace in un anno di tornare dove si merita.

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